Il flash on camera nel ritratto - Toni Thorimbert

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Il flash direttamente montato sopra o a lato della fotocamera, rappresenta l'unica fonte di luce artificiale che non cerca di imitare la luce del sole. 

Luce tipica da “paparazzi”, spesso costretti a operare in condizioni di luce scarsa e velocemente, il "flash diretto", come lo chiamo io, costituisce un linguaggio peculiare della fotografia.La luce che produce è spesso considerata poco adatta per i ritratti in quanto genera ombre nette e sembra progettata per mettere in evidenza i difetti della pelle. Insomma, un disastro.

O la ami o la odi. Infatti, chi la utilizza spesso, lo fa deliberatamente, tanto da farla diventare la propria cifra stilistica. Oggi ne parleremo insieme.

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📌 Ecco i libri di cui abbiamo parlato:

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🍿 WATCH NEXT:

0:00 Introduzione
0:52 La luce più fotografica che c'è
1:39 Libro di Jacopo Benassi
8:08 Raccontare la storia di una persona
9:28 L'utilizzo del flash
11:45 Ritratti senza espressioni
12:18 La rinuncia alla luce
13:22 Il libro di Roxanne Lowit
16:01 La responsabilità di utilizzare il flash
16:25 Il libro di Gabriele Basilico
18:35 Conclusione

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CHI SONO:

Sono Michael, per gli amici Mike, per la nonna Miky. La fotografia è diventata prima la mia passione, poi il mio lavoro infine la mia vocazione. Amo raccontare storie, per questo ho aperto il mio canale Youtube. Qui condivido il mio percorso tra viaggi, interviste e racconti fotografici.
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Комментарии
Автор

Come sempre, non smetterò mai di ringraziare sia Michael che Toni per queste bellissime lezioni. Io le considero vere e proprie lezioni per aver affrontato il tema del mostrare e del rendere manifesto. Senza nulla togliere agli autori presi in considerazione, la mia non vuole essere assolutamente una critica, ho semplicemente dato voce a un pensiero. Mano a mano che vedevo i fermoimmagine, il mio pensiero è andato a Terry Richardson. Questo perché mi è tornato in mente il video del backstage del calendario Pirelli 2010, e mi sembrò così strano vedere usato un piccolo flash così nudo e crudo... almeno questo è quanto mostrato, con quell'effetto forte e grezzo del flash.

paolodibussolo
Автор

A me ha dato l’idea di una luce quasi di tipo forense. Come se l’attenzione viene posta sul fatto di uguaglianza. Mi viene da dire che è quasi un lavoro di laboratorio dove tutti i ( casi ) vengono minuziosamente esaminati. È geniale come stile ( l’ espressività coesiste con perfettamente con un senso di messa a nudo del soggetto )

ares
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Veramente interessante, rimane uno stile fotografico che fatico a digerire ma come sempre Toni ci fa vedere lati nascosti e riflettere.
P.s. scusate ma ho riso molto a 5:40 "per andare ad evidenziare un fatto..." immagine successiva "lapo elkann" volo

pietro.granati
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5:42 evidenziare un "fatto" .. Lapo (Il mio commento inappropriato alla bellezza intellettuale di Toni, ma purtroppo mi è venuta spontanea :-) ciao Michael

faustolanfranchifotografo
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Ma la scelta di una luce così racconta più del fotografo che del soggetto?

guidobertotti
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Tony ma iopriamo o poi voglioincontrarti e spararti sto flash! perchè ci voglio vedere chiaro :P
:P aauhuhauhauah ti adoro!!

antonellaarestafotografia
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Mah....boh....sarà !! Ci soni certi scatti che se fossero attribuite a una persona qualsiasi, non famosa, non passerebbero la selezione nemmeno alla sagra della porchetta.
La stessa foto, eseguita, da una persona ritenuta famosa, viene invece esposta nei musei.
Bisognerebbe far vedere tutte le foto scartate dagli stessi cosiddetti " maestri della fotografia "....per rendersi conto, che la fama è data, certo dalla bravura ma molto anche dalla fortuna o da come si è svegliato al mattino il critico d'arte di turno.
Oggigiorno si spacciano per robe ufo, assolute banalità, ( in tutti i settori, soprattutto nella moda).
Ribadisco....ho partecipato a mostre dove se toglievi la targhetta dell'autore della fotografia, non se la cagava nessuno.
Basta pensare a come, dei famosi critici a livello mondiale, l'anno scorso ( se non erro) abbiano dato il premio come miglior fotografia, ad un'immagine creata con l'intelligenza artificiale.
Poi l'autore ha restituito il premio spiegando il perché abbia voluto fare questa provocazione.
Io penso che nessuno abbia il diritto di poter asserire, cosa sia bello o brutto.
Siamo in 8 miliardi sulla terra, tutti diversi ed ognuno libero, con il suo modo di vedere le cose ed il mondo.
I critici d'arte, i professoroni, i guru e presunti tali, in generale, per me, dovrebbero andare a zappare la terra, sotto il sole a pane ed acqua.

claudioziraldo