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IL PICCOLO CASTELLO DI TORRICELLA Comune di Fossombrone PU.

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Cenni storici su Torricella di Fossombrone
E’ in una bolla del pontefice Onorio III° del 1224 che Torricella viene per la prima volta menzionata in un documento scritto, tuttavia non è da escludere che l’origine dell’abitato sia da ricercarsi ben più addietro nei secoli.
Il borgo fa nuovamente capolino nelle pagine di storia locale con una data: il 1293, anno in cui lo sappiamo essere cosa di Fico di Andreucciolo, un nobile imparentato con il più celebre Mastinello Mastini (che fu governatore di diverse importanti città umbre).
Come detto, il paese fu per lungo tempo oggetto del contendere tra cagliesi e forsempronesi. A spuntarla, nel 1339, furono questi ultimi e così il nostro straordinario borghetto dovette finire sull’elenco degli undici castelli del loro contado.
Nel 1444 il borgo entrò a far parte dello Stato urbinate ma le sue genti, quasi certamente istigate dai Malatesta, si ribellarono contro i dominatori: forse è per questo che i Montefeltro non si adoperarono per Torricella quanto per altri castelli, evitando non solo di rinforzarne le difese ma anche di provvedere a un’adeguata manutenzione di quelle esistenti.
Nonostante i burrascosi rapporti coi duchi d’Urbino, il borgo conobbe il suo periodo di maggior decadenza con il ritorno allo Stato della Chiesa e la fine delle corti autonome.
Altra famiglia molto importante da queste parti fu quella dei Torricelli, cui l’abitato deve un bel pezzo della sua storia e forse il nome. I membri di questa nobile ancorché poco conosciuta casata, che gli storici vorrebbero discendere dal già menzionato Fico di Andreucciolo, fecero la loro comparsa in quel di Torricella sul finire del ‘400 e vi rimasero fino al principio del XX° secolo, quando si trasferirono nell’odierno (e più blasonato) capoluogo comunale.
E’ in una bolla del pontefice Onorio III° del 1224 che Torricella viene per la prima volta menzionata in un documento scritto, tuttavia non è da escludere che l’origine dell’abitato sia da ricercarsi ben più addietro nei secoli.
Il borgo fa nuovamente capolino nelle pagine di storia locale con una data: il 1293, anno in cui lo sappiamo essere cosa di Fico di Andreucciolo, un nobile imparentato con il più celebre Mastinello Mastini (che fu governatore di diverse importanti città umbre).
Come detto, il paese fu per lungo tempo oggetto del contendere tra cagliesi e forsempronesi. A spuntarla, nel 1339, furono questi ultimi e così il nostro straordinario borghetto dovette finire sull’elenco degli undici castelli del loro contado.
Nel 1444 il borgo entrò a far parte dello Stato urbinate ma le sue genti, quasi certamente istigate dai Malatesta, si ribellarono contro i dominatori: forse è per questo che i Montefeltro non si adoperarono per Torricella quanto per altri castelli, evitando non solo di rinforzarne le difese ma anche di provvedere a un’adeguata manutenzione di quelle esistenti.
Nonostante i burrascosi rapporti coi duchi d’Urbino, il borgo conobbe il suo periodo di maggior decadenza con il ritorno allo Stato della Chiesa e la fine delle corti autonome.
Altra famiglia molto importante da queste parti fu quella dei Torricelli, cui l’abitato deve un bel pezzo della sua storia e forse il nome. I membri di questa nobile ancorché poco conosciuta casata, che gli storici vorrebbero discendere dal già menzionato Fico di Andreucciolo, fecero la loro comparsa in quel di Torricella sul finire del ‘400 e vi rimasero fino al principio del XX° secolo, quando si trasferirono nell’odierno (e più blasonato) capoluogo comunale.
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