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Nuovo Ford Explorer Bev | Un mese e 1.800 km di prova

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L’inedito crossover elettrico del brand americano, prodotto in e per l’Europa, unisce le impronte dei due continenti
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Ford Explorer 2024, BEV al debutto quest’autunno in Italia, rappresenta una pietra miliare per il marchio americano in Europa: primo modello di una serie importante, pensata e realizzata su nuovi target del Vecchio Continente.
Alla nostra prima e intensa prova, nel mese più caldo dell’anno, agosto, la versione Extended Range AWD Premium con trazione integrale: toccando sia capoluoghi con i classici percorsi lavorativi quotidiani, sia mete lontane. Tra monti e laghi esteri, per oltre 1.800 km percorsi in condizioni molto varie, per clima e fondi, sfruttando ricariche di tipo diverso.
Il riscontro è di quelli buoni, per un driver elettro compatibile: Explorer è un EV nativo molto valido in praticità e spazi, nei suoi 4,5 metri d’ingombro, dotato di nuovi sistemi e personalità propria, a un costo coerente con il momento. Senza cadere in nicchie, ma con alcune chicche, gradite.
Stile Ford, Tecnica tedesca e Praticità
Esternamente mostra l’identità Ford, con un taglio molto solido per questo Crossover abbastanza largo e squadrato ma senza spigoli taglienti. Moderno nella sottile illuminazione matrix Led a “L inversa” che ne caratterizza l’immagine, relativamente “americana” e alta, dati i 164 cm massimi e quel taglio posteriore. Con cerchi fino a 21’’, fianchi imponenti, lavorazioni nei montanti e, volendo, un gradito tetto vetrato.
In abitacolo, si conferma l’impronta: con ambiente innovativo per ergonomia e spazi, ma razionale e ben fruibile, dove svetta il Touch verticale 14,6’’ reclinabile di 30° per chiudere il vano sottostante, detto My Private Locker. Si combina al piccolo strumento orizzontale 5’’ dietro all’ampio volante, con smussi e vari comandi, oltre le due leve di cui una dedicata alla trasmissione.
La selleria effetto pelle Sensico è avvolgente il giusto, certificata AGR e riscaldata, anteriormente, con regolazione elettrica e massaggio per il driver, funzioni già presenti in accesso gamma. È poi l’intelligenza dei molti vani a rendere Explorer pratico: con ampio spazio non solo in portiere e tunnel centrale, gestibile su scompartimenti profondi e divisibili (17 litri il maggiore) capaci di ospitare bottiglie e ben oltre i classici dispositivi, ricaricati e connessi wireless. La configurazione avviene con inserti riponibili nello spazio in basso, tra guidatore e passeggero.
Assemblaggi e percezione di qualità sono buoni, nella parte superiore si combinano tre differenti toni e si evidenzia la soundbar B&O con illuminazione d’ambiente variabile per l’uso serale e notturno.
Il sistema Ford Sync Move, pur ricco di ambienti e menù a scorrimento, non richiede particolari apprendimenti e integra i comandi vocali. Con tutte le funzioni richieste oggi, soprattutto la navigazione connessa e l’impostazione di profili utente, per gestire al meglio i 4+1 settaggi guida e le ricariche, secondo modalità e percorsi.
Lato tecnico, il compatto pianale tedesco che viene assemblato nel rinnovato stabilimento Ford di Colonia, sposato alle BEV e alla massima efficienza, permette fino a due motori agli assi e 340 CV, alimentati da batteria 79 kWh che si ricarica in AC a 11 kW ma fino a 185 kW in DC (ovvero “pieno” in 26 minuti) anticipando la potenza supportata in base alle condizioni sullo screen centrale.
Guida semplice e confortevole
La massa arriva fino ai 2.179 kg. del ricco modello in prova, ma Explorer si guida in maniera lieve e precisa, con un’ottima direzionalità e valide assistenze attive, volendo. Forte di visione a 360° e diametro sterzo entro 11 metri, in città è più agevole da condurre e parcheggiare rispetto all’impatto dei volumi, tracciando consumi a piede molto leggero e senza carico, anche inferiori ai 14 kWh/100 km.
In viaggio, in ogni condizione, è rilassante: con spazio per ogni stazza e ampia visibilità, dalle superfici vetrate, supportati da ADAS che sfruttano 19 precisi input tra sensori, camere e radar, per oltre 15 sistemi d’aiuto. Integrando cambio di corsia assistito e lettura segnali, con velocità adattiva ai limiti e tutela pedoni anche in retromarcia. Il tutto configurabile nei profili e visibile nel piccolo e gradito Head Up Display.
Con bagagliaio saturo e famiglia (seggiolino e passeggino inclusi) viaggiando entro i limiti ma ovunque per strade e pendenze, i consumi avvicinano il dichiarato (WLTP medio 16,6 kWh/100 km) e difficilmente eccedono i 19,5, anticipando quelli migliori della versione RWD più papabile di car list, con 602 Km di range WLPT e minori oneri.
Tra gli elementi graditi, oltre al già citato Private Locker per riporre oggetti da tutelare, non a vista, anche il keyless e la praticità del vano bagagli: hands-free da 470 l. minimi, con doppio fondo ben gestibile e apertura nello schienale per oggetti estesi in lunghezza oltre la norma.
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Ford Explorer 2024, BEV al debutto quest’autunno in Italia, rappresenta una pietra miliare per il marchio americano in Europa: primo modello di una serie importante, pensata e realizzata su nuovi target del Vecchio Continente.
Alla nostra prima e intensa prova, nel mese più caldo dell’anno, agosto, la versione Extended Range AWD Premium con trazione integrale: toccando sia capoluoghi con i classici percorsi lavorativi quotidiani, sia mete lontane. Tra monti e laghi esteri, per oltre 1.800 km percorsi in condizioni molto varie, per clima e fondi, sfruttando ricariche di tipo diverso.
Il riscontro è di quelli buoni, per un driver elettro compatibile: Explorer è un EV nativo molto valido in praticità e spazi, nei suoi 4,5 metri d’ingombro, dotato di nuovi sistemi e personalità propria, a un costo coerente con il momento. Senza cadere in nicchie, ma con alcune chicche, gradite.
Stile Ford, Tecnica tedesca e Praticità
Esternamente mostra l’identità Ford, con un taglio molto solido per questo Crossover abbastanza largo e squadrato ma senza spigoli taglienti. Moderno nella sottile illuminazione matrix Led a “L inversa” che ne caratterizza l’immagine, relativamente “americana” e alta, dati i 164 cm massimi e quel taglio posteriore. Con cerchi fino a 21’’, fianchi imponenti, lavorazioni nei montanti e, volendo, un gradito tetto vetrato.
In abitacolo, si conferma l’impronta: con ambiente innovativo per ergonomia e spazi, ma razionale e ben fruibile, dove svetta il Touch verticale 14,6’’ reclinabile di 30° per chiudere il vano sottostante, detto My Private Locker. Si combina al piccolo strumento orizzontale 5’’ dietro all’ampio volante, con smussi e vari comandi, oltre le due leve di cui una dedicata alla trasmissione.
La selleria effetto pelle Sensico è avvolgente il giusto, certificata AGR e riscaldata, anteriormente, con regolazione elettrica e massaggio per il driver, funzioni già presenti in accesso gamma. È poi l’intelligenza dei molti vani a rendere Explorer pratico: con ampio spazio non solo in portiere e tunnel centrale, gestibile su scompartimenti profondi e divisibili (17 litri il maggiore) capaci di ospitare bottiglie e ben oltre i classici dispositivi, ricaricati e connessi wireless. La configurazione avviene con inserti riponibili nello spazio in basso, tra guidatore e passeggero.
Assemblaggi e percezione di qualità sono buoni, nella parte superiore si combinano tre differenti toni e si evidenzia la soundbar B&O con illuminazione d’ambiente variabile per l’uso serale e notturno.
Il sistema Ford Sync Move, pur ricco di ambienti e menù a scorrimento, non richiede particolari apprendimenti e integra i comandi vocali. Con tutte le funzioni richieste oggi, soprattutto la navigazione connessa e l’impostazione di profili utente, per gestire al meglio i 4+1 settaggi guida e le ricariche, secondo modalità e percorsi.
Lato tecnico, il compatto pianale tedesco che viene assemblato nel rinnovato stabilimento Ford di Colonia, sposato alle BEV e alla massima efficienza, permette fino a due motori agli assi e 340 CV, alimentati da batteria 79 kWh che si ricarica in AC a 11 kW ma fino a 185 kW in DC (ovvero “pieno” in 26 minuti) anticipando la potenza supportata in base alle condizioni sullo screen centrale.
Guida semplice e confortevole
La massa arriva fino ai 2.179 kg. del ricco modello in prova, ma Explorer si guida in maniera lieve e precisa, con un’ottima direzionalità e valide assistenze attive, volendo. Forte di visione a 360° e diametro sterzo entro 11 metri, in città è più agevole da condurre e parcheggiare rispetto all’impatto dei volumi, tracciando consumi a piede molto leggero e senza carico, anche inferiori ai 14 kWh/100 km.
In viaggio, in ogni condizione, è rilassante: con spazio per ogni stazza e ampia visibilità, dalle superfici vetrate, supportati da ADAS che sfruttano 19 precisi input tra sensori, camere e radar, per oltre 15 sistemi d’aiuto. Integrando cambio di corsia assistito e lettura segnali, con velocità adattiva ai limiti e tutela pedoni anche in retromarcia. Il tutto configurabile nei profili e visibile nel piccolo e gradito Head Up Display.
Con bagagliaio saturo e famiglia (seggiolino e passeggino inclusi) viaggiando entro i limiti ma ovunque per strade e pendenze, i consumi avvicinano il dichiarato (WLTP medio 16,6 kWh/100 km) e difficilmente eccedono i 19,5, anticipando quelli migliori della versione RWD più papabile di car list, con 602 Km di range WLPT e minori oneri.
Tra gli elementi graditi, oltre al già citato Private Locker per riporre oggetti da tutelare, non a vista, anche il keyless e la praticità del vano bagagli: hands-free da 470 l. minimi, con doppio fondo ben gestibile e apertura nello schienale per oggetti estesi in lunghezza oltre la norma.
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