La pompa di calore ad assorbimento GEOTERMICA

Buongiorno, sono qui oggi per parlarvi della pompa di calore ad assorbimento alimentata da metano e energia rinnovabile geotermica.

Ma cosa è l'energia rinnovabile geotermica? L'energia geotermica può essere indicata come quel calore presente nel sottosuolo in quantità e a temperature pressoché costanti tutto l'anno, indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne.

La pompa di calore geotermica ad assorbimento a metano è una macchina particolarmente efficiente, in grado di produrre acqua calda per il riscaldamento e acqua calda per gli utilizzi sanitari, utilizzando un bruciatore a metano (o a GPL) e una quota di energia rinnovabile ricavata appunto dal terreno.

Ma come si può recuperare questo calore dal terreno ? Utilizzando apposite sonde, chiamate appunto geotermiche, cioè tubazioni idrauliche inserite in profondità nel sottosuolo e in grado di assorbire il calore presente intorno ad esse e di cederlo all'acqua che vi circola. Questa acqua viene inviata alla pompa di calore che, attraverso un ciclo termodinamico, trasferisce questo calore all'acqua calda, che verrà poi utilizzata per l'impianto di riscaldamento.

Come già accennato, questa energia rinnovabile geotermica unita al calore prodotto dal bruciatore a gas metano consente di ottenere una elevata efficienza termica, grazie anche al fatto che la pompa di calore ad assorbimento a gas metano richiede pochissima energia elettrica per il suo funzionamento. Inoltre le sonde geotermiche che utilizza hanno una lunghezza di molto inferiore alle sonde richieste dalle pompe di calore elettriche.

Tutto ciò a vantaggio di minori consumi e soprattutto di un minore costo di acquisto e installazione delle sonde geotermiche.

Energia rinnovabile, metano e ... alta efficienza : ROBUR... coscienza ecologica!

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@biangro
Gentile utente, grazie per la sua osservazione.
In estrema sintesi possiamo affermare che La pompa di calore a gas è l’unico apparecchio termodinamico a fiamma diretta in grado di ottenere rendimenti termodinamici maggiori del 100% anche qualora fossero calcolati sul potere calorifero superiore, e questo risultato è frutto della somma di due contributi energetici, di cui però solo uno è dovuto alla combustione (e quindi è costretto a rispettare il secondo principio).

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@biangro
I rendimenti di combustione e di sfruttamento della fonte rinnovabile vanno sommati, perché a fronte di un singolo input termico (la combustione del gas) ottengo due effetti utili (il riscaldamento tramite combustione e il riscaldamento tramite sfruttamento della fonte rinnovabile). Questo spiega in modo inequivocabile (e universalmente accettato dal mondo scientifico ed accademico) come sia possibile ottenere tali rendimenti.

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@biangro Proprio allo scopo di spiegare questa apparente contraddizione abbiamo pubblicato un articolo sul nostro Blog, che qualora non conoscesse la invito a consultare, all’indirizzo

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Efficienza del 170%?! Carnot si rivolterebbe nella tomba.