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IL CANTICO DEL BENE di San Giuseppe da Copertino

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Il Cantico del bene
Il Santo di Copertino vi racchiude, elencandoli a mo' di precetti, una serie di consigli e di esortazioni rivolti a chi voglia essere perfetto discepolo di Cristo. Si intravede, nell'una o nell'altra sentenza, un po' di saggia ironia, specie verso i sotterfugi e le finzioni che la debolezza umana spesso mette in campo, attenta più all'apparenza che all'essenza delle cose: "Chi fa ben qual sciocco a caso / va per l'acqua senza vaso", scrive San Giuseppe in una di queste massime.
Anche il Santo però era consapevole delle sue umane debolezze e le ammetteva con grande umiltà. Era solito dire infatti: "Tu lo Spirito sei, Signore, / et io la tromba; ma senza il fiato tuo / nulla rimbomba". (Corrado Galignano)
. IL CANTICO DEL BENE
Testo: San Giuseppe da Copertino (a cura di Corrado Galignano) - Musica: Dario Pagano
Voce Solista: Natalino Di Mezzo
Intr.
Re-
Chi fa ben sol per paura,
La
non fa niente e poco dura.
Re-
Chi fa ben sol per usanza
La
se non perde, poco avanza.
Re
Chi fa ben come per forza
Si
lascia il frutto e tien la scorza.
Mi- Sol#dim
Chi fa ben qual sciocco a caso
La- Re
va per l’acqua senza vaso.
Rit.
La- Re
Gesù, dolce Salvatore,
Fa Mi
sia lodato a tutte l’ore
La- Re
il supremo e gran Motore
Fa Mi
d’ogni grazia donatore.
Chi fa ben per parer buono
non acquista altro che suono.
Chi fa ben per vanagloria
non avrà già mai vittoria.
Chi fa ben per avarizia
cresce sempre più in malizia.
Chi fa ben con negligenza
perde il frutto e la semenza.
Rit.
Intr.
Chi fa ben all’indiscreta
senza frutto e mai s’acquieta.
Chi fa ben solo per gusto
mai sarà santo né giusto.
Chi fa ben sol per salvarsi
troppo s’ama e non sa amarsi.
Chi fa ben per puro amore
dona a Dio l’anima e il cuore
e qual figlio e servitore
sarà unito al suo Signore.
Musica + Intr.
Chi fa ben all’indiscreta
………………
Rit.
Il Santo di Copertino vi racchiude, elencandoli a mo' di precetti, una serie di consigli e di esortazioni rivolti a chi voglia essere perfetto discepolo di Cristo. Si intravede, nell'una o nell'altra sentenza, un po' di saggia ironia, specie verso i sotterfugi e le finzioni che la debolezza umana spesso mette in campo, attenta più all'apparenza che all'essenza delle cose: "Chi fa ben qual sciocco a caso / va per l'acqua senza vaso", scrive San Giuseppe in una di queste massime.
Anche il Santo però era consapevole delle sue umane debolezze e le ammetteva con grande umiltà. Era solito dire infatti: "Tu lo Spirito sei, Signore, / et io la tromba; ma senza il fiato tuo / nulla rimbomba". (Corrado Galignano)
. IL CANTICO DEL BENE
Testo: San Giuseppe da Copertino (a cura di Corrado Galignano) - Musica: Dario Pagano
Voce Solista: Natalino Di Mezzo
Intr.
Re-
Chi fa ben sol per paura,
La
non fa niente e poco dura.
Re-
Chi fa ben sol per usanza
La
se non perde, poco avanza.
Re
Chi fa ben come per forza
Si
lascia il frutto e tien la scorza.
Mi- Sol#dim
Chi fa ben qual sciocco a caso
La- Re
va per l’acqua senza vaso.
Rit.
La- Re
Gesù, dolce Salvatore,
Fa Mi
sia lodato a tutte l’ore
La- Re
il supremo e gran Motore
Fa Mi
d’ogni grazia donatore.
Chi fa ben per parer buono
non acquista altro che suono.
Chi fa ben per vanagloria
non avrà già mai vittoria.
Chi fa ben per avarizia
cresce sempre più in malizia.
Chi fa ben con negligenza
perde il frutto e la semenza.
Rit.
Intr.
Chi fa ben all’indiscreta
senza frutto e mai s’acquieta.
Chi fa ben solo per gusto
mai sarà santo né giusto.
Chi fa ben sol per salvarsi
troppo s’ama e non sa amarsi.
Chi fa ben per puro amore
dona a Dio l’anima e il cuore
e qual figlio e servitore
sarà unito al suo Signore.
Musica + Intr.
Chi fa ben all’indiscreta
………………
Rit.
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