Glenn STRÖMBERG: il Vichingo e la Dea

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#strömberg #atalanta #footballmystery

Abbiamo già raccontato storie di stranieri iconici per la Serie A Anni 80, il momento di massima espansione del nostro calcio. Proseguiamo raccontando la storia di una figura, anche per il suo aspetto imponente e i biondi capelli al vento, tra le più riconoscibili del football dell'epoca: Glenn Peter Strömberg, il Vichingo e la dea.

Glenn Peter Strömberg, nato il 5 gennaio 1960 a Göteborg, Svezia, è una figura emblematica nella storia dell’Atalanta e in senso più ampio del calcio europeo anni 80 . La sua carriera, caratterizzata da talento, dedizione e scelte coraggiose, lo ha reso un simbolo indelebile per i tifosi bergamaschi e un esempio di professionalità nel mondo del calcio.

Guarda il video e scopri il resto della storia!
Scritto e realizzato da: Fabio Belli

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Комментарии
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E tu che ricordi hai di questo grande campione degli anni 80?

footballmystery
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Un ottimo giocatore. Avrebbe fatto bene in qualsiasi squadra, anche di livello superiore.
Giocatore più che affidabile.

spalats
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Sotto la curva, in lacrime per l'emozione, prima della vittoriosa semifinale con il Marsiglia. Che idolo Glenn!

musungu
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52 partite in nazionale con 7 reti all’attivo, 3 delle quali all’Italia. Buon calciatore che ha mostrato un grande attaccamento all’Atalanta

ulisse
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Questo è stato l'unico giocatore che avrei voluto a Firenze nella mia Fiorentina per la sua sportività, il suo modo di giocare e la grinta che aveva...un vero campione inimitabile...grande Stromberg!!!! sicuramente uno dei miei idoli da Firenze

alexfirenze
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Mi piacque subito appena arrivato in Italia, anche perché non avevo dimenticato la sua doppietta alla nazionale un anno prima. Un colosso ma soprattutto un giocatore carismatico.

salvatorelamarca
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Da ragazzino ero un suo fan sfegatato, sono juventino, ma ricordo che era fortissimo e quando giocavamo delle volte quando tiravo in porta dicevo "Tiro di Stromberg!!!". Bei tempi del calcio italiano, certo c'erano sempre quelle tre a battagliarsi a tempi alterni il campionato, però c'erano anche Napoli e Sampdoria con grandi squadroni, senza dimenticare il Genoa con Tomáš Skuhravý, poi staccate Roma e Lazio, ma l'Atalanta quell'Atalanta con Stromberg mi e' rimasta impressa, perchè si era una squadra che faceva una stagione da salvezza, una da retrocessione, poi la trovavi in semifinale di Coppa Italia e una volta in semifinale di Coppa Delle Coppe, per poi ritrovarsela a lottare dalla parte sinistra della classifica, però erano quelle squadre che non ti regalavano nulla, anzi dentro ogni club, come l'Atalanta stessa aveva in quegl'anni, c'erano fior fiori di giocatori di altissimo livello. Oggi il calcio è cambiato, adesso il dio denaro conta più della maglia e della voglia di giocare, adesso si preferisce fare panchina in un grande club invece di percepire di meno e giocare da titolare in club inferiori, ma soprattutto si accettano campionati come Arabia e Qatar solo ed esclusivamente per soldi, che allora basta tornare indietro e ripensare a questi campioni che non hanno vinto nulla in Italia ma che hanno lasciato un segno nella mente di tanti italiani, GLENN STROMBERG!!!!

bruceprotto
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Me lo ricordo quando facevo l'album dei calciatori. I simboli dell'Atalanta erano lui, Ferron, Contratto, Evair e Caniggia.

EnzoFerrari
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Lo ricordo benissimo ho 46 anni e quel calcio è sempre nel mio cuore! Grazie per i tuoi video ❤ Daniele da Monterotondo!

DanieleDelBello
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Ho visto quasi sempre l'Atalanta a Napoli negli anni 80. Era costantemente il migliore dei suoi.

Foxboogeyonmysix
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Giocatore fortissimo, che a centrocampo era (come si dice oggi), in grado di fare reparto da solo...ricordo le semifinali con il Malines e nonostante non sia un tifoso della dea, mi dispiacque molto l'eliminazione dell'atalanta, primo il Malines era una squadra ampiamente alla portata della dea, secondo la finale sarebbe stata la giusta coronazione di una favola, una squadra di serie B che arriva in finale di una prestigiosa competizione europea!

massimobrigati
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Non sapevo vivesse ancora a Bergamo. Bel sevizio

jonny_logan
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Una bandiera ❤, avrebbe meritato di più sportiivamente parlando, ma è entrato nei cuori di tutti i tifosi, atalantini e non.
🖤💙🦵

gilbertobertozzi
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Come non ricordarsi di Stromberg?un campione vero… ai tempi poi anche uno straniero quando decideva di trasferirsi in serie A in una squadra di media/bassa classifica, manteneva, o quasi, il posto nella propria nazionale…ma x lui l’attaccamento alla dea andava ben oltre a questo, l’amore tra Glenn e i bergamaschi era reciproco e vero

RobertoImmerso
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Un altro fortissimo che divenne, come altri, una bandiera scegliendo una squadra

valentinodangelomaria
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Per ragioni anagrafiche, sono del 93, io Glenn non ho potuto viverlo da calciatore ma i racconti suoi in prima persona e dei tifosi atalantini che l'hanno visto più che compensano questa mia mancanza; vederlo l'anno scorso con quella coppa in mano o quando è andato sotto la curva assieme a Martino (il suo erede) resteranno per sempre tra i più bei ricordi della mia vita di atalantino.

lucamalacrida
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ricordo la foto dei tre stranieri dell'Atalanta nell'estate 1989, Stromberg, Evair, Caniggia, sembravano davvero una rock band dell'epoca.
Battute a parte, sono un milanista devoto a Baresi ma non ho problemi a dire che quell'episodio davvero non doveva succedere. Onestamente era meglio uscire a testa alta nella consapevolezza che l'Atalanta ci era stata superiore in quella partita, di fatto quel giorno iniziò la lunga serie di veleni che avrebbero caratterizzato il finale di quella stagione, tra l'episodio della monetina sempre a Bergamo in parallelo al gol non dato al Bologna contro di noi fino alla seconda fatal Verona.
Stromberg è stato anche troppo signorile, anche a distanza di anni quando lo intervistano su quell'episodio

GiuboTv
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Ricordo ancora bene quell’episodio che ci favorì in Coppa Italia ai danni della Dea, sarebbe stato giusto che quel rigore fosse stato sbagliato, così che poi la partita sarebbe rimasta aperta a qualsiasi risultato e che avrebbe premiato la squadra più meritevole da lì alla fine dei tempi regolamentari.

rafaelinhos
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Lo ricordo durante un parapiglia in campo con lui che, furente, fu trattenuto a fatica da tre compagni dell'Atalanta. Colui contro cui voleva scagliarsi, chiunque sia, non avrà ancora smesso di ringraziarli

ondaanomalaable
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Provate a chiedere a qualsiasi tifoso atalantino che abbia più di 40 anni qual è il miglior giocatore che abbia vestito la maglia della Dea.. La quasi totalità risponderà Glenn.
Un uomo prima che un campione.
Colui che si autoespulse dopo il grande gesto antisportivo del milan. Colui che chiese una riduzione del proprio stipendio dopo una retrocessione, rifiutando il trasferimento ad altre squadre. Colui che non ebbe problemi a chiedere un confronto con i propri tifosi che lo contestavano (che negli anni ’80 erano tra i più temuti) ottenendone il rispetto. Colui che referì ritirarsi dal calcio giocato a soli 31 anni perché sentiva che non sarebbe più riuscito a dare sul campo quanto avrebbe voluto, rinunciando a parecchi soldi. Abnegazione alla causa ed attaccamento alla maglia. In poche parole, Glenn Peter Stromberg

davideagocarrara