Comunicare la crisi climatica, tra complessità e incertezza | L'intervento di Elisa Palazzi

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"La scienza del clima è la scienza dell'incertezza: non ci dà quasi mai una risposta chiara, ma previsioni", Elisa Palazzi, docente di Fisica del clima all'università di Torino e divulgatrice scientifica ha messo subito le cose in chiaro. Nell'ambito del convegno "Raccontare la crisi climatica: oltre il linguaggio dell'emergenza" organizzato da lavialibera in occasione di Biennale democrazia, ha spiegato come per il grande pubblico l'incertezza sia spesso sinonimo di inaffidabilità: "il fatto di non sapere tutto su qualcosa viene preso come un 'allora non si sa niente'. Questo è il tipico approccio dei negazionisti climatici che spaccano in quattro il capello su un unico processo difficilissimo anche da comprendere e puntando solo su quel minuscolo aspetto annullano tutta la robustezza che abbiamo raggiunto come scienziati del clima".
Un altro problema evidenziato nel comunicare la crisi climatica dal punto di vista scientifico è che "la scienza del clima è controintuitiva, va contro il nostro sentire comune e le nostre percezioni: l'ondata di gelo viene presa come prova del fatto che non siamo in un regime di riscaldamento globale e che quindi non ce ne dobbiamo preoccupare. Invece la scienza ci dice che in un mondo che si scalda di più possono esistere ancora gli eventi estremi freddi, possono essere persino più intensi, ma sono meno frequenti".

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lavialibera è la rivista di Libera contro le mafie e Gruppo Abele.

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