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Il Golem – Come venne al mondo (1920) Paul Wegener
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È l’unica pellicola sopravvissuta della trilogia sul Golem, l’uomo d’argilla, realizzata da Wegener.
Si tratta della trasposizione cinematografica di una storia legata alle antiche leggende ebraiche di Praga e resa famosa, tra il 1913 e il 1914, dal romanzo Der Golem di Gustav Meyrink. Ad interpretare il Golem fu lo stesso regista.
_Sinossi_ . Il film racconta le vicende della comunità ebraica di Praga intorno al XVI secolo: con l’accusa di fare uso di magia nera, l’imperatore proclama un editto che condanna gli ebrei a lasciare la città, ma il Rabbino riesce a convincerlo a concedere loro la grazia mostrandogli una sua creatura, ovvero un fantoccio di argilla in cui egli è riuscito ad infondere la vita. Il Golem, però, si ribellerà al suo creatore, seminando il panico nel ghetto, ma alla fine troverà la morte per mano di una bambina.
Il Golem di Wegener, infatti, non può essere definito pienamente un film espressionista, poiché gliene manca il tratto più peculiare: la soggettivazione dello spazio esterno. Mentre nel Caligari le scenografie si fanno specchio delle menti distorte dei personaggi, in Der Golem la struttura architettonica della scenografia, opera di Hans Poelzig, è vicina ad una realtà esistente ed evoca un mondo destinato a girare tutto intorno al golem, che però non diventa mai il “mondo del golem”: esso non muta con il sentire o le azioni del protagonista, bensì rimane la realtà entro la quale Wegener saprà magistralmente muovere la folla del ghetto ebraico e i suoi personaggi. Nella storia si percepiscono gli echi lontani di argomenti molto cari al secolo XIX appena terminato, vi si ritrova qualcosa di quel _*Frankenstein*_ del 1910 diretto da *James Searle Dawley* :
e, probabilmente, esso si potrebbe considerare una delle basi sulle quali poggerà la futura vicenda filmica del famoso mostro nel 1931.
_*Il Golem*_ è un film che parla del mistero della vita, del suo rivelarsi oscuro ed effimero esattamente come le forme della creatura d’argilla: un contenitore possente, ma vuoto, adatto ad ospitare passioni e sentimenti del tutto fragili e sfuggevoli e, forse proprio per questo, terrificanti.
#PaulWegener #Golem #espressionismo
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_*Breve Storia del Cinema - L'espressionismo*_
Si tratta della trasposizione cinematografica di una storia legata alle antiche leggende ebraiche di Praga e resa famosa, tra il 1913 e il 1914, dal romanzo Der Golem di Gustav Meyrink. Ad interpretare il Golem fu lo stesso regista.
_Sinossi_ . Il film racconta le vicende della comunità ebraica di Praga intorno al XVI secolo: con l’accusa di fare uso di magia nera, l’imperatore proclama un editto che condanna gli ebrei a lasciare la città, ma il Rabbino riesce a convincerlo a concedere loro la grazia mostrandogli una sua creatura, ovvero un fantoccio di argilla in cui egli è riuscito ad infondere la vita. Il Golem, però, si ribellerà al suo creatore, seminando il panico nel ghetto, ma alla fine troverà la morte per mano di una bambina.
Il Golem di Wegener, infatti, non può essere definito pienamente un film espressionista, poiché gliene manca il tratto più peculiare: la soggettivazione dello spazio esterno. Mentre nel Caligari le scenografie si fanno specchio delle menti distorte dei personaggi, in Der Golem la struttura architettonica della scenografia, opera di Hans Poelzig, è vicina ad una realtà esistente ed evoca un mondo destinato a girare tutto intorno al golem, che però non diventa mai il “mondo del golem”: esso non muta con il sentire o le azioni del protagonista, bensì rimane la realtà entro la quale Wegener saprà magistralmente muovere la folla del ghetto ebraico e i suoi personaggi. Nella storia si percepiscono gli echi lontani di argomenti molto cari al secolo XIX appena terminato, vi si ritrova qualcosa di quel _*Frankenstein*_ del 1910 diretto da *James Searle Dawley* :
e, probabilmente, esso si potrebbe considerare una delle basi sulle quali poggerà la futura vicenda filmica del famoso mostro nel 1931.
_*Il Golem*_ è un film che parla del mistero della vita, del suo rivelarsi oscuro ed effimero esattamente come le forme della creatura d’argilla: un contenitore possente, ma vuoto, adatto ad ospitare passioni e sentimenti del tutto fragili e sfuggevoli e, forse proprio per questo, terrificanti.
#PaulWegener #Golem #espressionismo
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_*Breve Storia del Cinema - L'espressionismo*_
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