Libertà, Giustizia e Stato nel pensiero di Schopenhauer - Francesco De Sanctis

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La distinzione tra mondo come rappresentazione è costituito sul principio di necessità connesso al conoscere. È mondo come volontà, dominio della libertà, come energia creativa che da l'avvio all'oggettivazione culminante nella vita, non è certo sommaria.
Ma forse solo un po' precipitoso nel separare in maniera troppo netta libertà e necessità. Tale distinzione, comunque, è basata sui molti luoghi dove Schopenhauer separa e contrappone la volontà, in sé libera, alla sua stessa rappresentazione, per sé necessitata dalla destinazione conoscitiva del vivente nel mondo reale. Mondo inteso, appunto, come manifestazione della stessa volontà, condizionata a sua volta dal suo prender forma nell'intuizione del vivente. Intuizione stimolata dalla sensazione che rende possibile la percezione per mezzo degli a priori che ne danno ragione, mettendo all'opera l'intelletto che accomuna tutti i viventi e, infine, la ragione soltanto nell'uomo, come riflessione concettualizzante che attraverso memoria il linguaggio permette il pensiero.
Tuttavia il nesso tra libertà e necessità resta un nodo fondamentale dell'intero pensiero di Schopenhauer.

Francesco De Sanctis è socio Linceo e Prof. emerito dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli (già Prof. ord. di Filosofia del diritto), Direttore del Centro di Ricerca sulle Istituzioni Europee (CRIE)

Conferenza del 21 aprile 2023

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