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Fabrizio De André : Quello che non ho 1981

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Fabrizio De André : Quello che non ho 1981
Arranged by Domenico Carella
...Quello che non ho è una camicia bianca
quello che non ho è un segreto in banca
quello che non ho sono le tue pistole...
per conquistarmi il cielo per guadagnarmi il sole.
Testo :
Quello che non ho è una camicia bianca
quello che non ho è un segreto in banca
quello che non ho sono le tue pistole
per conquistarmi il cielo per guadagnarmi il sole.
Quello che non ho è di farla franca
quello che non ho è quel che non mi manca
quello che non ho sono le tue parole
per guadagnarmi il cielo per conquistarmi il sole.
Quello che non ho è un orologio avanti
per correre più in fretta e avervi più distanti
quello che non ho è un treno arrugginito
che mi riporti indietro da dove sono partito.
Quello che non ho sono i tuoi denti d'oro
quello che non ho è un pranzo di lavoro
quello che non ho è questa prateria
per correre più forte della malinconia.
Quello che non ho sono le mani in pasta
quello che non ho è un indirizzo in tasca
quello che non ho sei tu dalla mia parte
quello che non ho è di fregarti a carte.
Quello che non ho è una camicia bianca
quello che non ho è di farla franca
quello che non ho sono le sue pistole
per conquistarmi il cielo per guadagnarmi il sole.
“Quello che non ho” è la canzone di apertura dell'album del 1981 che, propriamente, si chiamerebbe solo “Fabrizio De André”. Sia per la sua famosa copertina, però, che per il leitmotiv dell'intero album, va sotto il nome de “L'Indiano”; fu scritto in buona parte (compresa questa canzone) assieme a Massimo Bubola. Il leitmotiv dell'album (che molti, forse a ragione, considerano un “concept”) sono le culture tradizionali contrapposte al materialismo; sotto tale aspetto, l'album è costantemente un incrocio tra la culture dei nativi americani e quelle della Sardegna, in una sorta di “manifesto” di cui questa canzone rappresenta praticamente l'enunciazione capillare. Secondo il giornalista Elia Perboni, in questa canzone (che peraltro si apre con i suoni di una caccia al cinghiale registrati in Sardegna) l'Indiano “spiega ciò che lo separa dall'uomo bianco e la differenza tra chi stermina la sua razza e chi non accetta mai di dimenticare la propria cultura”. E' il prodromo di Fiume Sand Creek.
Arranged by Domenico Carella
...Quello che non ho è una camicia bianca
quello che non ho è un segreto in banca
quello che non ho sono le tue pistole...
per conquistarmi il cielo per guadagnarmi il sole.
Testo :
Quello che non ho è una camicia bianca
quello che non ho è un segreto in banca
quello che non ho sono le tue pistole
per conquistarmi il cielo per guadagnarmi il sole.
Quello che non ho è di farla franca
quello che non ho è quel che non mi manca
quello che non ho sono le tue parole
per guadagnarmi il cielo per conquistarmi il sole.
Quello che non ho è un orologio avanti
per correre più in fretta e avervi più distanti
quello che non ho è un treno arrugginito
che mi riporti indietro da dove sono partito.
Quello che non ho sono i tuoi denti d'oro
quello che non ho è un pranzo di lavoro
quello che non ho è questa prateria
per correre più forte della malinconia.
Quello che non ho sono le mani in pasta
quello che non ho è un indirizzo in tasca
quello che non ho sei tu dalla mia parte
quello che non ho è di fregarti a carte.
Quello che non ho è una camicia bianca
quello che non ho è di farla franca
quello che non ho sono le sue pistole
per conquistarmi il cielo per guadagnarmi il sole.
“Quello che non ho” è la canzone di apertura dell'album del 1981 che, propriamente, si chiamerebbe solo “Fabrizio De André”. Sia per la sua famosa copertina, però, che per il leitmotiv dell'intero album, va sotto il nome de “L'Indiano”; fu scritto in buona parte (compresa questa canzone) assieme a Massimo Bubola. Il leitmotiv dell'album (che molti, forse a ragione, considerano un “concept”) sono le culture tradizionali contrapposte al materialismo; sotto tale aspetto, l'album è costantemente un incrocio tra la culture dei nativi americani e quelle della Sardegna, in una sorta di “manifesto” di cui questa canzone rappresenta praticamente l'enunciazione capillare. Secondo il giornalista Elia Perboni, in questa canzone (che peraltro si apre con i suoni di una caccia al cinghiale registrati in Sardegna) l'Indiano “spiega ciò che lo separa dall'uomo bianco e la differenza tra chi stermina la sua razza e chi non accetta mai di dimenticare la propria cultura”. E' il prodromo di Fiume Sand Creek.