D'opposti richiami - di Crescenzo Langella

preview_player
Показать описание
D'opposti richiami
per clarinetto in si bemolle e pianoforte

Clarinetto: Crescenzo Langella
Pianoforte: Riccardo Rijoff
Mastering e sound: Massive Arts Studios

Allegro energico e riflessivo - Lento meditativo

È il dialogo tra due protagonisti che narrano la propria storia.
Nel racconto sono rari i momenti di sovrapposizione, poiché è nell'essenza dell’opera il rispetto degli spazi narrativi tra i due attori e il valore dell'ascolto.
Un discorso concluso da un protagonista sarà ripreso, mediato e rielaborato dall'altro.
Tra note evocative, a tratti sussurrate, al limite dell'udibile, e aspri accordi, quasi scagliati, mai s’interrompe quel filo sottile tra gli opposti richiami.
La composizione è l’antitesi di eterogenei stili compositivi, sempre in bilico tra atonale e tonale, tra classico e contemporaneo, tra onirico e reale.
Si racconta del passato nel presente; ecco lo stile evocativo appena accennato da accordi lievi, introdotti nei primi fraseggi del pianoforte già nel primo tempo.
Si vive nel reale, a ricordarlo la dirompente e incalzante danza sinistra del pianoforte all'inizio del secondo tempo.

Nello sviluppo del racconto l'umana natura è viva e manifesta, il respiro tra fraseggi articolati del clarinetto ne è la prova.
La narrazione coinvolge interpreti e strumenti, il tintinnio metallico delle chiavi del clarinetto ha un preciso senso nel copione. La disperata necessità di librarsi in volo si afferma con prepotenza tra le rapide scale cromatiche ascendenti.
All'opposto rapidi accordi discendenti, concisi e scagliati sulla tastiera offuscano il piano onirico dell'astratto. Il racconto è in costante tensione tra reale e surreale.

Note tecniche:
Il brano è di indubbio interesse in ambito compositivo per le ricerche timbriche di avanguardia nello studio del clarinetto.
Sono presenti effetti polifonici, fino a poco tempo fa impensabili per uno strumento a fiato.
I suoni multipli sono creati con apposite diteggiature, ed è determinante la scelta timbrica del suono freddo, povera di armonici bassi.
L'effetto desiderato spinge il suono del clarinetto all'evanescenza, resa ancor più viva dalla tecnica del suono ondulato stretto o rapido.

Il brano è stato scritto a quattro mani. Adelaide Langella ha composto la traccia musicale del pianoforte e Crescenzo Langella la partitura del clarinetto dando seguito al progetto e lavorando sull'armonizzazione dei due "richiami".
Рекомендации по теме