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Come superare i momenti difficili | Filippo Ongaro
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Prima o poi, nella vita di tutti, arrivano ostacoli, perdite, trami e difficoltà.
C’è chi soccombe, e chi nel corso nel tempo si rafforza.
Se in questo momento ti trovi un periodo o situazione difficile, ecco che cosa ho da dirti: dentro di te c’è un guerriero dell’anima pronto a rinascere e a riportare energia e positività nella tua vita.
Prima o poi nella vita di tutti arrivano ostacoli, perdite, traumi, difficoltà.
Ho sempre pensato che l'unico modo per evitare queste problematiche completamente, fosse quello di non vivere, di chiudersi dentro una sorta di gabbia protetta.
In realtà questo comportamento poi, alla fine, rischia di essere il problema o il trauma più grande.
Non voglio (e non deve) passare il messaggio che ci sono delle regole d'oro per affrontare qualsiasi difficoltà e rinascere con un sorriso dopo una settimana.
No, non è così, spesso ci vuole un tempo molto lungo soprattutto quando pensiamo a grandi perdite che alcune persone devono affrontare nella vita.
Io preferisco fare un altro ragionamento e dico semplicemente che, dal punto di vista neuroscientifico, sappiamo che ci sono delle risposte che sono molto diverse.
Sappiamo che delle persone entrano in un meccanismo che è stato, in alcuni contesti, definito come la sindrome post traumatica da stress, che è devastante in termini di risposta e che ti porta sicuramente a peggiorare progressivamente la tua vita.
Ci sono invece delle persone che, anche davanti a un trauma di analoga natura, entrano in un percorso che viene chiamato crescita post traumatica.
Quindi la domanda è: come mai ci sono queste risposte così differenti?
Tutte le persone che affrontano una difficoltà, una perdita, un trauma, vedono l'evento come assolutamente unico e sono convinte che per loro questa cosa sia diversa da quella che succede alle altre persone e che sia anche molto peggio.
In realtà questa è la prima regola che va compresa:
non bisogna fare confronti.
Non ha senso enfatizzare il proprio dolore cercando di sminuire il dolore altrui o viceversa, ognuno vive le sue peculiarità e il grado di sofferenza, purtroppo, è totalmente individuale.
Una persona può soffrire tantissimo per un evento che per un'altra persona è piuttosto banale, ma così è.
Quindi il primo punto importante è che bisogna evitare questo tipo di confronto e bisogna cercare di evitare di reputare la propria difficoltà come assolutamente unica perché si entra in quella spirale negativa che è quella del vittimismo del dire "perché è accaduto a me, a me è accaduto questo, non è accaduto nessun altro".
In realtà le difficoltà sono molto trasversali, sono molto simili, ognuno le digerisce in maniera diversa, ma è inutile fare questo confronto.
Un secondo punto, per me molto importante, è quello di non isolarsi.
L'isolamento deriva molto dal reputare quello che è accaduto come una cosa assolutamente unica.
Il terzo punto è quello di non isolarsi nell'ottica di vedere la propria difficoltà, il proprio fallimento come qualcosa di cui vergognarsi.
È bene condividere, cercare di capire, fin da subito, che non sei solo, che non sei isolato.
A volte questo è importantissimo perché puoi incontrare persone che ti aiutano ad affrontare quella difficoltà proprio perché ci sono già passate attraverso.
Premesso che già solo il fatto di accorgerti che tanti altri hanno vissuto quella cosa, ti alleggerisce il peso interiore, sicuramente puoi incontrare qualcuno che ti dà delle chiavi di lettura che ti sono molto utili.
Altro punto importante: non focalizzarsi su ciò che non puoi più cambiare, ma focalizzati soltanto sulle cose che puoi effettivamente migliorare.
È inutile provare a insistere su qualcosa che è fuori dal tuo controllo.
Penso che rimanere immobile, non scegliere, sia la cosa peggiore che una persona possa fare se in difficoltà.
È molto meglio fare movimento, anche nella direzione sbagliata e poi tornare indietro.. L'importante è non restare immobile.
Altra cosa importante, secondo me, è cercare di guardare a lungo termine.
Se guardi a lungo termine puoi ritrovare un senso di speranza, che quella cosa acquisisca un significato, che magari in quel momento non vedi, ma che potresti vedere più in là nel tempo.
Ultima cosa.
Cura te stesso, anche nella difficoltà, cerca di non perdere l'abitudine di amarti, di volerti bene, di trattarti bene, di rimanere in forma, di continuare a mangiare in un certo modo.
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