Contraccettivi orali e Cistiti: cosa fare? quali risposte terapeutiche?

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"Sì è vero: il contraccettivo può provocare cistiti ricorrenti. Ovviamente in pazienti predisposte perlopiù e questo accade dopo qualche mese di assunzione, oppure in pazienti che assumono per anni e anni la pillola. Questo perchè all'interno del contraccettivo è presente per lo più progestinico e in minima parte estrogeno. E questa minima parte di estrogeno non sarà mai sufficiente a mantenere il trofismo delle mucose e quindi queste, atrofizzate e prive di una loro idratazione, di un loro benessere, danno poi quella sintomatologia che viene definita Cistite. Possiamo trovare cistiti abatteriche o complicarsi con i batteri, diventando cistiti batteriche, che si manifestano ogni qualvolta le mucose vengono sollecitate.
Cosa fare? Nelle pazienti che possono sospendere la pillola si chiede di sospenderla. Anche se le si deve dire che la ripresa del trofismo mucoso non sarà immediato ma ci vorrà qualche tempo. Per chi non la può sospendere - tipo pazienti che hanno ovaio policistico o endometriosi, allora si cerca di correggere il deficit estrogenico a livello locale (se possibile) con delle terapie topiche oppure con il laser. In ogni caso, va attentamente valutata la situazione con il ginecologo o l'urologo per poter dare benessere alla donna a livello uro-genitale e mantenere gli effetti di un eventuale contraccettivo".
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