'Cosa si nasconde dietro quegli autovelox' | LE NOTIZIE DEL GIORNO

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Siamo abituati a vederli ogni giorno, magari passandoci davanti in macchina proprio per tornare a casa. E ogni volta, nel dubbio se funzionino o meno, rallentiamo per esser certi di stare sotto il limite di velocità (a volte lasciatecelo dire, quasi ridicolo). Parliamo di quelle colonnine arancioni che tutti pensiamo contengano un autovelox? Ebbene, come riporta Il Giornale, “non sono omologati”. A dirlo in una nota è anche il dipartimento Trasporti del ministero delle Infrastrutture: "Questi totem non sono omologati - spiegano a La Stampa - Anzi, non potranno mai essere omologati. Per una ragione semplice: non sono previsti dal Codice della strada". I molti italiani che si mettono alla guida forse con l'esperienza avranno capito che all'interno di quelle colonnine l'autovelox non c'è quasi mai. La ratio della loro presenza, dicono i Comuni, è quella di limitare la velocità sulle strade, facendo leva sul dilemma del guidatore: "Sarà attiva quel totem oppure no? Nel dubbio, meglio rallentare...". Ovviamente i Comuni che li installano li fanno segnalare con tutti i crismi del caso: cartelli che segnala il misuratore qualche metro prima e poi sono sempre ben visibili. Peccato non siano omologati. (Continua dopo la foto) "Le colonnine di questo genere possono essere utilizzate per il controllo della velocità a precise condizioni - spiega alla Stampa Domenico Protospataro, vicequestore della polizia stradale - All'interno deve essere piazzato un dispositivo che sia stato omologato e accanto al totem deve essere presente una pattuglia. In modo che ogni automobilista possa rendersi conto del fatto che è in corso un controllo. Non solo: è necessario essere sicuri che il contenitore non alteri la funzionalità del vero autovelox". Spesso, però, tutte queste condizioni non si verificano. E così alla fine le colonnine diventano poco più di un cartello stradale. "Queste segnalazioni non rientrano tra quelle previste dalla legge - ribadiscono però al Ministero delle Infrastrutture - Per questo motivo già più volte ne abbiamo sconsigliato l'utilizzo". (Continua dopo le foto) Inoltre, la direttiva "Minniti" sul tema era molto chiara: "La maggior parte delle postazioni è normalmente vuota - si legge, come riporta la Stampa - Ma affinché il sistema sia mantenuto credibile nella percezione degli utenti, e che resti inalterata nel tempo la sua efficacia deterrente, è necessario che le colonnine vengano utilizzate con sistematicità". Avete capito quindi? O sono attive praticamente sempre, oppure se non c’è una pattuglia dei vigili urbani, ad esempio, la colonnina è da ritenere fuori norma. Chissà se qualcuno adesso si prenderà la briga di non rallentare e rischiare… Ne dubitiamo.  Ti potrebbe anche interessare:    #Cosa, #nasconde, #dietro, #quegli, #autovelox
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Ma se così vero per essere attivo quel strumento deve esserci la presenza dei vigili o quant'altro altrimente l'automobilista non deve più preoccuparsi al passaggio?

renatorutigliano