432HZ- S. RACHMANINOV- VOCALIZZO

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Nato nella tenuta di famiglia a Onega presso Velikij Novgorod, dove vivevano la madre, Ljubov Butakova, il padre Vasilij (ex-ufficiale dell'esercito russo), le sorelle Elena e Sofija e il fratello Vladimir, tutti maggiori di età, Sergej visse fin dalla prima infanzia circondato dalla musica. All'età di quattro anni imparò a suonare il pianoforte grazie alla madre Ljubov Petrovna. Quando Sergej nacque, il cugino Aleksandr Ziloti era già un pianista affermato. Altri due fratelli si sarebbero poi aggiunti alla già numerosa famiglia: una bimba di nome Varvara - che morirà poco dopo la nascita - e un bambino di nome Arkadij.
All'età di sei anni, Rachmaninov ebbe la prima lezione di pianoforte con Anna Ornatskaija, del conservatorio di San Pietroburgo. Impressionata dalla naturale abilità di Rachmaninov al pianoforte, nel 1881, l'insegnante lo raccomandò per una borsa di studio allo stesso conservatorio. Fu così che a nove anni Sergej iniziò formalmente a prendere lezioni. Allo studio, tuttavia, il giovane Sergej preferiva lo svago e i giochi all'aria aperta.
Suo padre, nel frattempo, aveva sperperato tutto il patrimonio di famiglia lasciando la moglie Ljubov e i bambini in condizioni di precarietà. Senza soldi e con la minaccia che suo figlio potesse essere espulso dal conservatorio, Ljubov chiese aiuto al cugino Aleksandr Ziloti. Venne deciso così che Rachmaninov continuasse a studiare al conservatorio; poco tempo dopo perciò il giovane fu mandato a Mosca per diventare un allievo di Nikolaj Sergeevič Zverev.
°°°
(CONTINUA)
Se la commissione musicale istituita dal nostro Governo crede, per esigenze matematiche, di ridurre le 435 vibrazioni del corista francese in 432, la differenza è così piccola, quasi impercettibile all’orecchio, ch’io aderisco di buon grado. Sarebbe grave, gravissimo errore adottare, come viene da Roma proposto, un diapason di 450.

(Giuseppe Verdi si rifiutò di dirigere una sua opera, la Forza del Destino, a Napoli perché l'orchestra era accordata al La=450, come lo è in molti teatri lirici odierni, ad esempio Salisburgo, Berlino e Firenze,...." )

Io pure sono d’opinione con lei che l’abbassamento del corista non toglie nulla alla
sonorità ed al brio dell’esecuzione; ma dà al contrario qualche cosa di più nobile, di
più pieno e maestoso che non potrebbero dare gli strilli di un corista troppo acuto.
Per parte mia vorrei che un solo corista venisse adottato in tutto il mondo
musicale. La lingua musicale è universale: perché dunque la nota che ha
nome la a Parigi o a Milano dovrebbe diventare un si bemolle a Roma?

Ma la scuola tedesca prenderà il sopravvento e Wagner, Schumann, Brahms avranno la meglio imponendo di fatto il diapson a 440 hz ed oggi alcuni lo innalzano ancora sino a 442.
Nel 1939, il ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels, notò che la frequenza 440 trasmetteva una forma di aggressività maggiore nei soldati.Così tutti gli strumenti modificarono da lì in poi, la loro accordatura a quella frequenza, anche in forza della supremazia Tedesca di quel periodo.
La frequenza 440, limita il modo di pensare e di sentire delle persone, non basandosi sul suono della natura ma su uno artificiale dato dall'uomo per propria convenienza in un determinato periodo storico.
il 20 luglio 1988 su iniziativa dei senatori BOGGIO,MEZZAPESA,CAPPELLI,AZZARA' fu ripresentato un disegno di legge al Senato della Repubblica senza esito conclusivo pratico.
La musica a 432 Hz, favorisce la sincronizzazione cerebrale, il rilassamento, l’intuito.
E’ efficace in caso di ansia, stress ed insonnia.Stimola la produzione di serotonina e riduce gli sbalzi d’umore.- (segue)
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