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DAZI di TRUMP: come FUNZIONANO e chi COLPISCONO?

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Ecco il testo ripulito dalle indicazioni tra parentesi:
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È partito ufficialmente il primo pacchetto di dazi di Trump: dal 12 marzo le importazioni negli Stati Uniti di alluminio e acciaio costeranno un 25% in più.
Quindi se un tot di acciaio prima lo pagavano 100, ora lo pagheranno 125. Insomma non pochissimo di più.
Anche l'Europa sta preparando dei dazi per alcuni prodotti americani.
Ma in tutto questo marasma, quali potrebbero essere le conseguenze per l’Italia?
Una politica dei dazi così aggressiva è pensata per proteggere le aziende americane.
Aumentare i dazi significa infatti rendere i prodotti esteri più costosi rispetto a quelli americani, e di conseguenza gli americani saranno spinti a preferire i prodotti nazionali.
L’obiettivo massimo, però, è di riequilibrare i rapporti commerciali tra gli Stati Uniti e gli altri Paesi. O, come nel nostro caso, nei confronti dell’Unione Europea.
Oggi, l’UE esporta negli USA 502 miliardi di euro di merce, …
… mentre gli Stati Uniti esportano in Europa solo 344 miliardi.
Si tratta di uno sbilanciamento importante, considerando che 30 anni fa la bilancia era in equilibrio.
Ma per le aziende europee, questa politica potrebbe avere un costo molto alto.
Dazi così alti, che arrivano fino al 25% possono avere un impatto enorme sull’economia europea.
L’Italia, in particolare, potrebbe perdere tra i 2 e i 3 miliardi di PIL soprattutto nei suoi settori di punta come quello del food, delle auto e della moda.
Il marchio made in Italy rischierebbe quindi di diventare meno competitivo e molte aziende potrebbero rivedere investimenti e personale.
Anche se c’è da considerare il fatto che i dazi difficilmente avranno un grande impatto sui beni di lusso: se un miliardario si vuole comprare una Ferrari, per esempio, difficilmente si farà frenare dai dazi.
Comunque sia stiamo parlando di una guerra commerciale che alla fine potrebbe penalizzare tutti. E già stiamo vedendo in questi giorni come hanno reagito i mercati.
Secondo te fino a dove si spingerà Trump con questa guerra commerciale?
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È partito ufficialmente il primo pacchetto di dazi di Trump: dal 12 marzo le importazioni negli Stati Uniti di alluminio e acciaio costeranno un 25% in più.
Quindi se un tot di acciaio prima lo pagavano 100, ora lo pagheranno 125. Insomma non pochissimo di più.
Anche l'Europa sta preparando dei dazi per alcuni prodotti americani.
Ma in tutto questo marasma, quali potrebbero essere le conseguenze per l’Italia?
Una politica dei dazi così aggressiva è pensata per proteggere le aziende americane.
Aumentare i dazi significa infatti rendere i prodotti esteri più costosi rispetto a quelli americani, e di conseguenza gli americani saranno spinti a preferire i prodotti nazionali.
L’obiettivo massimo, però, è di riequilibrare i rapporti commerciali tra gli Stati Uniti e gli altri Paesi. O, come nel nostro caso, nei confronti dell’Unione Europea.
Oggi, l’UE esporta negli USA 502 miliardi di euro di merce, …
… mentre gli Stati Uniti esportano in Europa solo 344 miliardi.
Si tratta di uno sbilanciamento importante, considerando che 30 anni fa la bilancia era in equilibrio.
Ma per le aziende europee, questa politica potrebbe avere un costo molto alto.
Dazi così alti, che arrivano fino al 25% possono avere un impatto enorme sull’economia europea.
L’Italia, in particolare, potrebbe perdere tra i 2 e i 3 miliardi di PIL soprattutto nei suoi settori di punta come quello del food, delle auto e della moda.
Il marchio made in Italy rischierebbe quindi di diventare meno competitivo e molte aziende potrebbero rivedere investimenti e personale.
Anche se c’è da considerare il fatto che i dazi difficilmente avranno un grande impatto sui beni di lusso: se un miliardario si vuole comprare una Ferrari, per esempio, difficilmente si farà frenare dai dazi.
Comunque sia stiamo parlando di una guerra commerciale che alla fine potrebbe penalizzare tutti. E già stiamo vedendo in questi giorni come hanno reagito i mercati.
Secondo te fino a dove si spingerà Trump con questa guerra commerciale?
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