Tienno e Iller Pattacini uomini prestati alla musica

[giacomopapotti]

Intitolati i parchi a Tienno e Iller Pattacini
Dalla Culla del Parmigiano-Reggiano, “Barco Terra di Musica”
«A Barco sono tutti suonatori … e gli altri musicisti». La frase viene riportata dal “Corriere della Sera” intorno agli anni trenta del secolo scorso. Nasce per indicare una peculiarità di Barco, appunto, che non si ritrova altrove: uno stile nuovo, fatto di musica spontanea, allegra, quasi scanzonata, melodie stupende e magiche. La “piccola frazione” di Barco diventa, così, conosciuta ai più grazie a questa musica coinvolgente, fatta di cuore, oltre che di tecnica. Il buon umore, gli scherzi e le burle, pur in quel contesto che preannunciava la tragedia, sono lo specchio di una comunità coraggiosa, ribelle al sopruso, che si identifica, ascoltandole, in quelle vivaci melodie. “A Barco sono tutti suonatori…”, appunto. A raccogliere quello stile particolare nell’interpretare la musica, ci pensa Tienno Pattacini, anche lui di Barco, padre, tra l’altro, del celebre valzer “Battagliero”, divenuto nel 2016 inno del Comune di Bibbiano. Dopo di lui, il figlio Iller, paroliere e musicista famoso. Ne abbiamo raccolto il testimone, convinti che questo straordinario patrimonio culturale non debba andare perduto. Dopo l’inaugurazione, nel 2015, del monumento a Ferruccio Tagliavini: la scultura che raffigura il celebre tenore, tanto legato a Barco si trova, visibile a tutti, all’interno del cortile del Centro “P. Del Rio”, che si affaccia sulla piazza principale; dopo il conferimento, sempre nel 2015, della cittadinanza onoraria di Bibbiano al maestro Paolo Gandolfi, fisarmonicista di fama internazionale, tanto legato a Bibbiano dove ha vissuto anni di grandi ispirazioni musicali; dopo il sostegno convinto al Progetto “Officina del Battagliero”, grandi musicisti al servizio di un impegno ambizioso: rendere vitale ed attuale la relazione fra musica colta-classica e musica folcloristica; l’impegno di Bibbiano non si è concluso. Nel 2017 affida in gestione la struttura della stazione di via Battisti, luogo dal grande potenziale, al Professional Music Institute di Reggio, impegnato nella promozione della cultura musicale attraverso l’organizzazione di attività corsistica, iniziative e concerti. Locali dismessi diventano, così, un luogo dedicato alla Cultura, alla musica e all’arte, un significativo polo d’attrazione sovracomunale. Musica protagonista sempre. Come nella rassegna “Estate Folk... il sapore dell’anima”: concerti estivi, sotto le stelle, tenuti nella suggestiva cornice di Corte Bebbi. Protagonista nei tanti progetti rivolti alle scuole, nei momenti di aggregazione, negli appuntamenti al Metropolis, la sala Teatro è stata intitolata lo scorso anno proprio a Ferruccio Tagliavini. Sempre lo scorso anno Barco è diventata “ Terra di Musica”, una qualificazione che la Giunta comunale ha voluto per ribadire la tradizione musicale di questo straordinario territorio, contribuendo a tenerne viva l’identità . Oggi, a Barco, un’ulteriore iniziativa, volta a consolidare una vocazione particolare e unica di una comunità: l’intitolazione dei parchi in via Togliatti a Tienno Pattacini e in via Petrarca a Iller Pattacini, illustri testimoni di una tradizione musicale di cui siamo orgogliosi. Presenti alla cerimonia ufficiale la famiglia Pattacini, l’Officina del Battagliero e Giacomo Maini che hanno eseguito alcuni tra i brani più celebri dei due musicisti. Un ringraziamento particolare desideriamo rivolgere proprio alla famiglia Pattacini, in particolare a Imer e a Curzio, i quali ci hanno sostenuto e ci sostengono in questo bel cammino. Grazie anche a Francesco, Adelmo e Glauco dell’Officina del Battagliero che con Giacomo Maini hanno reso ancora più belle ed emozionanti queste intitolazioni. Grazie alla Cantina Fantesini, che non ha voluto mancare all’evento e, anzi, ha offerto il brindisi conclusivo a base di “Battagliero”, Spergola a fermentazione naturale. “Barco Terra di Musica” sarà il filo conduttore di tanti altri eventi che si intende realizzare a Barco, seguendo uno spartito che si andrà ad arricchire via via di nuove note, ritmi, emozioni.
Andrea Carletti e Loretta Bellelli