Capire Hegel in 7 minuti || Concetti chiave, chiari, sintetici

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Oggi vi proponiamo una sintesi assoluta, quasi una missione impossibile: farvi capire l'idealismo di Hegel in meno di dieci minuti. La spiegazione non può essere di certo esaustiva, ci vorrebbero settimane per poter studiare la sua filosofia come si deve! Ma speriamo che risulti chiara, sintetica senza essere oscura. Abbiamo scelto le questioni importanti non tanto per far emergere l'Idealismo della sua integrità, ma semplici questioni, con esempi facili, per farvi trovare la chiave di lettura al fine di comprendere il suo pensiero. Questa perciò non è una sintesi completa, né tantomeno una spiegazione esaustiva, ma mira ad illuminare quei concetti fondamentali attraverso i quali potrete poi comprendere tutte le questioni (più specifiche) con cui in classe vi troverete faccia a faccia. Insomma vogliamo rendervi più familiari, con un'analisi semplice e facile, quelle prospettive concettuali per poter iniziare a capire davvero il suo pensiero.

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Hegel maestro dell' idealismo tedesco, che non portò affatto a buoni frutti (nazionalismo esaltato. Ne seguì tutta una corrente di pensatori e scrittori esaltati, convinti di poter capire il TUTTO, o l' ASSOLUTO .
Fu solo un pio desiderio. Per il suo assolutismo, Hegel fu collocato da Karl Popper fra i "Cattivi Maestri di Filosofia" (insieme a Platone e a Marx). Vedi: "La Società Aperta e i suoi Nemici", capitolo su Hegel.

marcob
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domani ho l'orale della maturità e non avevo capito Hegel ma dopo questo video ci ho proprio rinunciato

andrea
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Ma nemmeno Hegel capiva quello che voleva dire Hegel...

sunflare
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Per i 250 anni della nascita di Hegel

In occasione della ricorrenza dei 250 anni dalla nascita di Georg Wilhelm Friedrich Hegel, il 27 agosto 1770, il mio intento non è di rendere un mero e banale ossequio commemorativo, in ogni caso dovuto, nei confronti di una personalità che si staglia tra i sommi protagonisti e gli interpreti migliori della civiltà e dello spirito europeo ed universale, bensì di rispolverare i temi da lui meditati ed affrontati con la forza penetrante di un genio assoluto e inarrivabile. Hegel campeggia a pieno titolo nell'Olimpo dei pensatori più influenti e geniali della storia della filosofia. È stato un autentico titano del pensiero, un punto di riferimento, sia per i suoi epigoni e ammiratori (dalla "destra hegeliana" alla "sinistra" dei "giovani hegeliani", dalle cui fila sono scaturiti altri titani: Ludwig Feuerbach, Karl Marx e Max Stirner, vale a dire, rispettivamente, il padre dell'ateismo moderno e del "materialismo naturalistico", il fondatore del "materialismo storico" e del "socialismo scientifico", uno tra i massimi teorici dell'anarchismo individualistico), sia per gli avversari e i detrattori (da Schopenhauer a Nietzsche, da Kierkegaard ad Heidegger). Ma le riflessioni di Hegel si sono prestate ad interpretazioni ed a sviluppi ambigui e controversi. Tale ambiguità potrebbe riassumersi nella celebre asserzione: "tutto ciò che è razionale è reale, tutto ciò che è reale è razionale", racchiusa nella "Fenomenologia dello spirito". In effetti, come la "sinistra hegeliana" ha assunto quale punto di partenza per le proprie tesi e posizioni il primo passaggio di quella frase ("tutto ciò che è razionale è reale") per esaltare la spinta propulsiva e rivoluzionaria, in senso progressista, di quella "dialettica" insita nel "divenire storico", così la "destra hegeliana" ha abbracciato, in un'ottica politica di conservazione e di reazione, l'altro segmento di quella locuzione ("tutto ciò che è reale è razionale") al fine di legittimare/esaltare l'esistente, in modo particolare lo Stato prussiano. Questa ambiguità latente è all'origine di tutte le storiche dispute e controversie sorte tra destra e sinistra hegeliane. Al di là di ogni divergenza postuma scaturita sull'eredità teorica e spirituale di Hegel, ritengo che il più prezioso ed innegabile merito speculativo, logico ed intellettuale del grande pensatore tedesco, consista nel principio della "totalità del reale": realtà concepita in quanto processo storico in costante ed eterno divenire. Qui Hegel recuperò la concezione del vecchio Eraclito, per aggiornarla in chiave metafisica ed idealistica. In tal senso, la "realtà" è varia e mutevole, oltre che razionale e storicizzabile. La lezione successiva impartita dalla visione materialista di Feuerbach, avrà il merito di indurre il giovane Marx a "rimettere in piedi" la dialettica che si reggeva sulla testa. Il materialismo di Feuerbach sposato allo storicismo di Hegel, ha dato vita al materialismo storico marxiano, che è il retaggio più significativo e più fecondo dell'opera e del pensiero elaborato da Hegel...

luciogarofalo
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io vi ringrazio in ginocchio per questo video. È incredibile come dopo una settimana di studio da appunti e manuale insieme nessuno sia stato in grado di illustrarmi la Dialettica Hegeliana in maniera così chiara

jackpiki
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AIUTO VI ADORO. Questo canale è bellissimo, il video centra a pieno l'argomento ed è sintentico nonostante dia profondità agli argomenti. Sono appena divenuto fan numero 1

diegodibelardino
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il problema sono io che on ci ho capito una mazza , o sei tu che pensi di aver capito quello che hai detto?

danielec.
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Questo per me rimane un punto sul quale fatico a dare ragione all'uno o all'altro e mi farebbe molto piacere avere una tua delucidazione a riguardo.
Da una parte le argomentazioni di Hegel sono giuste, in quanto tu non puoi affermare che la realtà abbia caratteristiche che vanno oltre la razionalità, in quanto la concezione stessa di realtà è frutto della razionalità; però dall'altra parte, è pur vero che tu puoi ipotizzare mentalmente "per assurdo" la realtà come qualcosa che prescinde ed esula dalla comprensione umana.
Ergo se è vero che Kant non ha alcun modo di affermare quanto dice con alcuna certezza (in quanto cerca di usare i mezzi delle categorie per ipotizzare qualcosa che vada oltre le categorie stesse), è anche vero che, seppure la realtà noi non possiamo che intenderla come una nostra razionalizzazione, pure questa interpretazione potrebbe essere fallace, in quanto non permette di andare oltre.
Kant vuole andare oltre senza averne i mezzi, Hegel non può perché il reale/razionale è un sistema chiuso, ergo è un po' come darsi ragione da soli.

francescogiacovelli
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Bravo, finalmente una spiegazione veramente semplice ma precisa! Grazie

giobreg
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L'esempio della lampada mi ha fatto capire l'argomento, grazie mille :D !

yngg
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capire hegl è come tentare di dimostrare l'esistenza di Dio

andreadonello
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Veramente STUPENDO. Video fatto benissimo e assolutamente non dispersivo. Grazie davvero da parte mia in qualità dì studentessa!!🙃

emanuelakometa
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Dopo molti anni ancora sogno che mi annullano il diploma, e conseguentemente anche le mie 2 lauree, per un 3 in filosofia. E che mi tocca smettere di lavorare per tornare a scuola.
Che incubo che fu Hegel. Kant & co

michbrac
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Vero la realtà è del tutto svelata secondo la prospettiva hegeliana. Se poi si pensa alla sua logica che rimane una teoria affascinante insieme alla Natura schellengiana

giovannimaggetti
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chills🥶 grazie sono rimasta davvero colpita

alice__
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Assomigli a Cartesio da giovane, oppure a qualche re inglese del rinascimento, che però ora mi sfugge. 😉

Ironia a parte, buona spiegazione 👍

viridisquo
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Video ben fatto! Molto chiaro ed eloquente al punto giusto. Complimenti continua così <3

chirurgo_delle_opinioni
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Molto molto sintetico ma efficace. Grazie

spherecode
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atra bravo, si vede che ti piace !!! continua così

miriamsoliman
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grazie infinite per questo video splendido

vanessa_
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