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A 20 anni di Arezzo Casa una settimana di eventi. Il presidente: 'non ci sono fondi strutturali'
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Una settimana di eventi dedicati alle tematiche dell’abitare tra la città di Arezzo e le quattro vallate. L’occasione è fornita dai vent’anni di attività di Arezzo Casa Spa che, per festeggiare il traguardo, ha inaugurato il festival “AC20 - Il futuro dell’abitare” che si svilupperà tra sabato 21 settembre e domenica 29 settembre con un ricco calendario di iniziative tra convegni, mostre, sport, arte, cultura e musica. La volontà è di proporre una serie di occasioni di incontro, confronto e riflessione dove verranno coinvolti cittadini, istituzioni e professionisti per focalizzare le attenzioni sulle evoluzioni dei bisogni abitativi e sulle prossime sfide per affermare il “diritto alla casa”, con particolare riferimento alle prospettive dell’edilizia residenziale pubblica. Il cuore del festival sarà venerdì 27 settembre quando, dalle 9.00, la Borsa Merci di Arezzo ospiterà un convegno con alcuni dei massimi esponenti di livello nazionale e internazionale del tema dell’abitare per fornire una prospettiva sul social housing che, partendo dall’analisi del passato e approfondendo le sfide del presente, ambisce a gettare le basi per un futuro più giusto e attento ai bisogni di tutti.
«Il ventesimo anniversario di Arezzo Casa - spiega il presidente Lorenzo Roggi, - sarà un’occasione per riflettere sul futuro dell’abitare e per riportare al centro dell’attenzione la questione del “diritto alla casa” che purtroppo è spesso marginalizzata e sottovalutata».
La giornata inaugurale è stata caratterizzata dall’apertura di due mostre nella città di Arezzo che resteranno visitabili gratuitamente per l’intera durata del festival. La prima espone foto e documenti dell’archivio di Arezzo Casa ed è stata allestita nel Museo Archeologico Nazionale “Gaio Cilnio Mecenate”, mentre la seconda è alla Casa dell’Energia dove saranno proiettati in loop i cortometraggi finalisti del festival Officine Social Movie in collaborazione con le Officine della Cultura e dove saranno riuniti gli elaborati dei concorsi di disegno e scrittura realizzati dagli studenti per condividere lo sguardo delle future generazioni sul diritto alla casa. Nella prima mattinata, inoltre, l’istituto “Cesalpino” ha ospitato le premiazioni degli alunni che hanno accolto l’invito a mettersi in gioco nel concorso, interrogandosi, confrontandosi ed esprimendo creatività su due temi: “La casa che vorrei” e “Abitare in una casa ideale, dentro un quartiere ideale”. «Questo festival - aggiunge Fabrizio Raffaelli, direttore di Arezzo Casa, - è il compimento di un progetto condiviso con enti e istituzioni per generare un percorso per diventare sempre più consapevoli delle problematiche esistenti e per individuare soluzioni concrete per immaginare un miglior futuro. L’arte, la cultura e lo sport saranno tra gli strumenti utilizzati nel corso della settimana per perseguire il duplice obiettivo di coinvolgere cittadini di ogni età, di promuovere occasioni di aggregazione e di stimolare una riflessione sulle tematiche dell’abitare».
«Il ventesimo anniversario di Arezzo Casa - spiega il presidente Lorenzo Roggi, - sarà un’occasione per riflettere sul futuro dell’abitare e per riportare al centro dell’attenzione la questione del “diritto alla casa” che purtroppo è spesso marginalizzata e sottovalutata».
La giornata inaugurale è stata caratterizzata dall’apertura di due mostre nella città di Arezzo che resteranno visitabili gratuitamente per l’intera durata del festival. La prima espone foto e documenti dell’archivio di Arezzo Casa ed è stata allestita nel Museo Archeologico Nazionale “Gaio Cilnio Mecenate”, mentre la seconda è alla Casa dell’Energia dove saranno proiettati in loop i cortometraggi finalisti del festival Officine Social Movie in collaborazione con le Officine della Cultura e dove saranno riuniti gli elaborati dei concorsi di disegno e scrittura realizzati dagli studenti per condividere lo sguardo delle future generazioni sul diritto alla casa. Nella prima mattinata, inoltre, l’istituto “Cesalpino” ha ospitato le premiazioni degli alunni che hanno accolto l’invito a mettersi in gioco nel concorso, interrogandosi, confrontandosi ed esprimendo creatività su due temi: “La casa che vorrei” e “Abitare in una casa ideale, dentro un quartiere ideale”. «Questo festival - aggiunge Fabrizio Raffaelli, direttore di Arezzo Casa, - è il compimento di un progetto condiviso con enti e istituzioni per generare un percorso per diventare sempre più consapevoli delle problematiche esistenti e per individuare soluzioni concrete per immaginare un miglior futuro. L’arte, la cultura e lo sport saranno tra gli strumenti utilizzati nel corso della settimana per perseguire il duplice obiettivo di coinvolgere cittadini di ogni età, di promuovere occasioni di aggregazione e di stimolare una riflessione sulle tematiche dell’abitare».