Curare le parole, curare con le parole - Marco Guzzi: La cura (3/5)

⬇️𝗜𝗡𝗙𝗢 𝗨𝗧𝗜𝗟𝗜 𝗜𝗡 𝗗𝗘𝗦𝗖𝗥𝗜𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘👁️‍🗨️
Dopo i primi due video, pubblichiamo il terzo dei cinque brevi interventi svolti da Marco Guzzi nel marzo 2021 sul tema della cura delle persone fragili e anziane.
I temi dei video successivi che saranno pubblicati ogni domenica sul canale You Tube di Darsi Pace sono i seguenti:
4. Curare la relazione terapeutica
5. Curare fino alla fine
🌐𝗦𝗘𝗚𝗨𝗜𝗖𝗜 𝗦𝗨𝗜 𝗦𝗢𝗖𝗜𝗔𝗟
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📗 𝗟𝗜𝗕𝗥𝗜 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗖𝗢𝗟𝗟𝗔𝗡𝗔 𝗖𝗥𝗢𝗖𝗘𝗩𝗜𝗔 📚

[luciazeffiro]

Aver vissuto esperienze di sofferenza con paura e angoscia ci arricchisce della capacita' di entrare empaticamente nella sofferenza dell'altro. Ancor piu' se siamo persone altamente sensibili (pas) sappiamo quali parole, tono, linguaggio del corpo sono confortevoli nell'accompagnare la persona in difficolta'. Ed e' un continuo apprendere e far tesoro.

[luisasusanna]

Grazie Marco per la cura che ti prendi della cura!

[Icarusdream]

Grazie carissimo Marco per queste belle riflessioni. Come giustamente affermi, anche noi medici abbiamo bisogno di curarci, e dovremmo curarci per primi, altrimenti nel curare si rischia anche di ferire, una sorta di "effetto collaterale" simile ad un bisturi che elimina una lesione ma produce contemporaneamente anche un danno... Con le nostre parole possiamo creare grandi speranze, oppure al contrario generare forti paure. La cura senza dubbio passa attraverso la parola, che si fa relazione se ci sono anche ascolto, fiducia e attenzione.

[marinaregoli]

Ho cercato questa cura ma non ho trovato. Ho chiesto insieme al farmaco un ascolto, un sostegno……la risposta e’ stata il protocollo. C’è’ molto da imparare per curare . Grazie Marco.

[waltervanni]

Sempre un piacere ascoltarti.grande Marco, che sempre sei come una porta che eleva e fa incamminare su piani di ben altre mete c spirito mente ed añima.grazie c la tua disponibilità e donate i tuoi dotti consigli .che van bene e tutti noi.Adesso qui ora in questi turpi tempi dove inganno nichilismo accidia e dittaturialviolenza ci vorrebbero disumanizzarci.un abbraccio forte .nuncquam retrorzum ultra dimidium.

[angelaciervo]

Caro Marco le tue parole sono la dimostrazione, la prova, la testimonianza di quanto dici Io ti ascolterei volentieri dalla sera alla mattina, esse mi danno vero sollievo

[lauracrosignani]

Le parole curanti poi ci permettono di comprenderci oltre e senza altre parole.
Grazie di cuore Marco, per il suo nuovo spunto di vita e di verità.

[morenaalberti]

Nella prima metà degli anni '60 si parlava di incomunicabilità come anomalia sociologica dovuta al trasbordo dalla vita contadina verso quella della civiltà dei consumi. L'omonima trilogia, di M. Antonioni, è un buon esempio cinematografico su quel tipo di dibattito. Ma il suddetto processo, risalente agli anni'50 e imputabile in maniera primaria all'introduzione degli apparecchi televisivi, non si è arrestato, nemmeno dopo l'assuefazione al benessere degli anni'80 ed anzi, col sopraggiungere della crisi economica ha ripreso vigore.
Evoluzione del genere umano o fenomeno indotto? Difficile immaginare una risposta e altrettanto conoscere il luogo a cui questa mancanza ci destinerà.
Ma esiste un però: inernet, che permette di recuperare, almeno in parte, i rapporti antropologici caduti in disuso durante il settantennio delle televisioni.
Come andrà a finire? Anche qui la sentenza è assai ardua ma potrebbe serbare sorprese.
Grazie ancora Marco, a te e ai tuoi splendidi collaboratori.

[patriziagerboni]

Non so Marco.... Forse un giorno sarà possibile Se l'uomo o meglio il medico consapevolizzerà che la cura è la presa in carico globale della mente del corpo e dello Spirito del paziente malato, bisognoso di cura... saperlo guardare negli occhi per fargli capire che.. "io ti accompagno" ... "io ci sono e non ti lascio solo". Questo è l'esempio più bello che un medico può dare al suo paziente xché un medico che "cura" rende la persona "si-cura".
Nonostante tutto e grazie a Dio esistono, anche se poche, alcune mosche bianche di Uomini e Donne di tale spessore.

[simonetta]

Grazie per questo approfondimento così appropriato, viviamo spesso nell'ignoranza e nell'elusione