Paola Turci - Frontiera (Original Version)

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Un bellissimo ricordo di molte estati fa, quando un'artista poco più che emergente poteva permettersi di presentare anche brani di questo tipo, musicalmente sì accattivanti, ma con dei testi straordinari, di grande valenza poetica e sociale. Nell'estate del '90 Paola aveva solo 25 anni, ma cantava già "da grande", con una precisa identità artistica ed una personalità vocale davvero unica e suggestiva.
I suoi primi album erano già infarciti di canzoni meravigliose, degne del repertorio di una grande interprete, ricche di spunti di riflessione sulle più svariate tematiche sociali.
Era già al suo quinto #Sanremo consecutivo, dove in passato aveva già presentato una canzone più intensa e raffinata dell'altra, vincendo nell'89 la categoria "Emergenti" con "Bambini". Quell'anno aveva portato addirittura un pezzo in cui si ringrazia Dio volendo logicamente sottintendere che Dio non esiste.
Al #Festivalbar andò poi con "Frontiera", canzone che trent'anni dopo non avremmo mai voluto risuonasse ancora così tremendamente attuale, oltre che potente e bellissima.
Non voglio dilungarmi in paragoni con l'attuale scena musicale (non solo italiana), più che altro perché non vorrei ripetermi, ma diciamo che il confronto con la qualità della produzione musicale delle emergenti di oggi è a dir poco impietoso.