Atei radicali o credenti fanatici?

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Nella nostra epoca ci sono due approcci principali nei confronti della religione: si può rifiutare completamente Dio e ogni visione che rimandi ad esso, nonché ogni forma di trascendenza, oppure si può credere in Dio, o in varie divinità, in maniera completamente cieca, passiva ed asservita.
Secondo me occorre trovare ed imboccare una terza via...
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Комментарии
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Bellissimo video Daniele! Discorso molto intelligente e condivisibile il tuo

francescopennacchia
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Bestemmiare è incazzarsi con gli eventi che tradizionalmente vengono attribuiti alla volontà di Dio: Dio c'è e ci vuole male ... Bestemmia chi è stato molto religioso come si prova rabbia per la ex amante fedifraga .... Accettare Dio o la natura (quindi anche un dio un po' crudele come lo è la natura) dà molto equilibrio... Più di coloro che pretendono la provvidenza .... Quindi la cosa migliore è educarsi al razionalismo vedendo tutte le sfaccettature dell'esistenza .... Rimarrebbe la coscienza, l'io e alla fine il dio interiore soggettivo e personale di ciascuno....

stefanocarnicelli
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Credo nel Dio che ha creato gli uomini, non nel Dio che gli uomini hanno creato.
(Alphonse Karr)

agbnetwork
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Perché mescolare divinità che si rivelerebbero con messaggi, profeti, miracoli, dettami, proibizioni, paure, emozioni, riti, con altre astratte comunque non personali, con l'ipotesi di volontà più o meno capricciose, più o meno determinate, ma frutto di ipotesi che non devono essere credute.... Mah ... tutta fuffa: l'ateo come scettico è quello che non crede tutto questo (una cosa che non si sa ma si crede che sia) ....poi può essere convinto dell'inesistenza di qualcosa (es. che cappuccetto rosso non esista perché è solo un personaggio immaginario)....credere quali dei? (se credi sei più credulone e quindi meno intelligente nel campo esistenziale) Ma parlare di Dio è parlare di fuffa ...allora parliamo anche di alieni, parliamo di fiction.... Dai.... Per conoscere l'umanità: ok conoscere le religioni, la psicologia le ipotesi scientifiche.... Io ne ho letti tanti di testi ma fanno perdere tempo se si cerca qualcosa di buono e veritiero in essi (conoscerli per depurarli).... I credenti hanno spesso bias veramente frenanti sono proprio antiproducenti (anche io ho limiti ma meno dei credenti) Sembra il tuo un discorso qualunquista.... (Da quando avevo 13 anni, ora ne ho 58, ho fatto tutte le ricerche possibili e mi sono lasciato sedurre misticamente dalle emozioni ma anche ho razionalizzato cercando di demistificare i discorsi interiori).... Ti do ragione solo su una cosa: la maggior parte della gente è del tutto ignorante... Ecco però io consiglierei di approfondire le capacità critiche, logiche e scientifiche (ed esegietiche se uno è interessato che cercare "verità" metafisiche o sovrannaturali

PS NON HO RILETTO CIÒ CHE HO SCRITTO, è possibile che ci sia una caterva di errori: lì correggerò un'altra volta😜

stefanocarnicelli
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Marx della religione diceva anche che è la prima forma di protesta. Chissà perché nessuno lo dice

giuliodelpapa
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Hanno perso Dio e ora venerano Steve Jobs. Forse il cambio non è stato dei migliori.

antoniocherubini
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Ma io lo dico da sempre che ormai le persone in generale non conoscono quasi più le vie di mezzo 😒 Come se la vita fosse solo in bianco o in nero e non esistessero più le sfumature... Il che è assai triste, devo dire. Peraltro, l'essere umano si vanta da sempre e così tanto della sua complessità, ma è il primo che quasi sempre si riduce a puntare il dito contro il prossimo (magari senza neanche conoscerlo), a diventare schiavo di schemi mentali di varia natura e a battibeccare con qualcun altro per via delle rispettive differenze ideologiche o addirittura a spegnere del tutto il cervello perché non ha il coraggio di confrontarsi con una realtà diversa dalla propria. E lo dico proprio per esperienza personale e in virtù del fatto che avendo padre cristiano e madre musulmana, fin da piccola mi è stata data tutto sommato una certa libertà di scelta in merito al tipo di religione da seguire. Tuttavia, ci tengo a sottolineare che paradossalmente mia madre, avendo esercitato una fortissima influenza su di me ed avendomi sempre ribadito che l'Islam è superiore alle altre religioni, mi ha di fatto convinto sin dalla più tenera età a convertirmi a questa religione (quindi la scelta l'ho sì presa io, ma di fatto dietro di essa c'era il suo "zampino"). Proprio come lei, ero credente, ma non praticante del tutto, per cui alcune pratiche (come il Ramadan o il rifiuto di mangiare la carne di maiale) le portavo avanti, ma altre invece no (come il dover pregare 5 volte al giorno o il portare il velo). Tuttavia, essendo stata all'epoca una mente facilmente suggestionabile e manipolabile, tendevo a prendermela facilmente con chi anche solo usufruiva dell'arma dell'ironia e della comicità per parlare dell'Islam (e tal proposito, a scuola facevo tante di quelle figure di m**** che al solo pensiero il mio cuore sanguina e mi fa immaginare di tornare indietro nel tempo e prendere a randellate sulle gengive la mia vecchia e bigotta me 🙈). Ma le cose hanno incominciato gradualmente a cambiare da un po' di anni a questa parte poiché nel confrontarmi con altre persone e ampliando sempre di più i miei orizzonti facendo le esperienze più disparate ecc., mi sono resa a poco a poco conto del fatto che la mia natura non è affatto compatibile con l'Islam e dopo un doloroso periodo di crisi spirituale (durante il quale, in preda al timore di ripercussioni varie e ai sensi di colpa, non sapevo se restare musulmana o meno), alla fine ho deciso di mettere da parte l'ipocrisia e ammettere a me stessa che non credevo più a tutti i dogmi che mi sono stati inculcati negli anni e che ritenevo che l'idea stessa di Dio (così come la vastità dell'universo, la nascita di tutto ciò che esiste ecc.) fosse qualcosa di davvero troppo grande per essere dimostrata empiricamente da esseri mortali come noi (che peraltro non godiamo dell'immortalità come una qualsiasi presunta entità superiore e che quindi possiamo vivere solo un soffio), diventando di fatto agnostica. Se tuttavia la mia crisi spirituale sembra ora essere passata, la difficoltà di comunicare con mia madre su queste cose non lo è affatto, e guarda caso faccio tuttora un'enorme fatica a discutere con lei (la quale, di fronte alle mie argomentazioni, spesso mi interrompe dicendo "Non ne parliamo più"). Addirittura una volta, dopo che avevo cercato di farle implicitamente capire il fatto che mettevo in discussione quello che lei mi aveva inculcato, mi ha detto con rabbia "Se un giorno mi dirai di non credere più in Dio, sappi che non vorrò più avere niente a che fare con te". Inutile dire quanto la cosa mi faccia soffrire di brutto, perché mi fa comprendere con sempre maggior concretezza il fatto che spesso è proprio la famiglia a non accettare il tuo nuovo orientamento (religioso e non) e a disapprovare fanaticamente ogni tuo punto di vista (magari non facendoti neppure parlare o addirittura minacciandoti di chiudere i rapporti). Con questo non dico che sia sbagliato non essere d'accordo con certe scelte, ma da lì a cercare tassativamente di evitare il dialogo o pretendere che l'altra persona si adegui ai tuoi standard con la forza ce ne vuole.
In conclusione, dico che pur stando male all'idea di dover tener nascosta la mia attuale ideologia (anche perché penso che non ci sia nulla di peggiore del vivere tutta la vita con il peso dell'ipocrisia sulle spalle e far credere ad altri di essere quello che non si è) a causa del fatto che vivendo ancora con i miei genitori, non mi posso permettere certe libertà (quali quella di esprimere le mie idee con la maggior trasparenza e sincerità possibili), sto pensando di aspettare il giorno in cui mi potrò fare una vita lontano dalla mia famiglia, cosicché nel remoto caso in cui decida di rivelare a mia madre la verità e lei a quel punto voglia seriamente chiudere i rapporti con me per tale ragione, almeno saprò dove andare [ovvero a casa mia/il mio personale focolare dove potrò coltivare la mia onestà intellettuale senza essere giudicata inutilmente e dove nessuno (teoricamente) potrà più decidere come devo vivere la mia vita].

hisanai
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io credo nell'esistenza di una forza o un qualcosa in generale che va ben oltre la concezione umana, ma non credo nella bontà e generosità del dio monoteista ( ebraismo, cristianesimo e islamico ) perché è tutt'altro che generoso ( basta leggere il vecchio testamento ).

antonioiadevaia
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L'ateo nega la esistenza di Dio e di qualsiasi divinita' neache parla delle credenze perché per lui non esistono. L'agnostico invece aspetta una risposta. Il credente invece ammette l'esistenza di Dio. Il teista o deista crede nell'esistenza di Dio ma non del Dio della Bibbia o di qualsiasi religione. I credenti non solo solo i cattolici, anche gli ortodossi, i protestanti, gli evangelici, i testimoni di Geova poi i musulmani, ebrei, induisti, ecc. Ci sono stati anche scienziati non so se erano credenti o deiste che oltre a credere a Dio facevano ricerche. L'uomo primitivo credeva nell'aldila' e i fenomeni naturali che così e' nato la venerazione. La bestemmia intenzionata c'e' nella Bibbia e parla il caso di jacobo che soffriva e perdeva tutto e che il diavolo diceva a Dio guarda a jacobo che si le succedese qualcosa male ti ripudiera' e ti imprechera' se non li aiuti. Giacobo non e' caduto nel maledire contro Dio quando ha perso tutto e Dio ha detto il diavolo che giacobo mi rispetta. A Milano vedo scritte contro baal nei muri e so che era un dio antico e io dico ma ha senso nel 2020 insultare a un dio antico di religione politeista che non esiste più???

luispure
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Daniele Andreani, , Tu stài presentando una visione della religione dal punto di vista tuo o di quualche altra persona che può variare da individuo ad individuo, ma mon parli di Dio a quanto pare . perchè il vero problema stà proprio li . Colui che ha fattoil cielo ela terra, non ha fatto solo cose meravigliose che tutti vediamo, ma ci ha provveduto informazioni scritte, che sono sempre state rifiutate, religiosi per primi . E le persone hanno bisogno di conoscre il punto di vista di Dio, non quello dei 7 Miliardi di abitanti della terra . Chi conosce la Bibbia, sa che le religioni sono tutte uguali, e sono modi diversi, per dire : vivo a modo mio . Pure Gli atei sono una nuova religione . e dicono apertamente Dio non c'è e voglio vivere come mi pare, ma i religiosi, non sono diversi . Loro dicono : Si Dio c'è, ma vivo a modo mio, e si rifiutano anche di conoscerlo, mediante le informazioni che ha provveduto, come già detto . Alla fine non cambia Niente, e chi conosce la Bibbia, sa che Dio non approva nessuna religione . Da questa, impariamo anche che ha un nome, nell'antichità ha sempre avuto un'organizzazione che porta il suo nome, e cosi è nei nostri giorni .IL Fanatico, è quello che dice di credere in Dio senza conoscerlo, E si rifiuta anche di farlo, sostine, e insegna anche cose contrarie alla sua parola scritta . ed è molto convinto . Chi conosceLa Bibbia Porta all'attenzione delle persone cose di vitale importanza Dimostrandole con le scritture .

topolino
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Eh ... la bibbia... in realtà è stata tradotta molte volte... quindi leggendo l’originale o ascoltando chi conosce l’ebraico antico, esempio, Mauro Biglino, beh i discorsi cambiano.

michelemeschini
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L'essere convinti che non esiste alcun Dio, non è molto diverso dai credenti religiosi. Il filosofo però non si può permettere di credere e basta, egli deve riflettere: e se vogliamo dirla tutta, un oggetto come causa in sé da cui l'intermibabile catena di causa effetto è iniziata– o un noumeno –, deve esistere, ed esiste.

axelpedani
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Concordo.... Leggete i libri di padre Alberto Maggi oppure Paolo Farinella

Milano
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Ah era ora che tornassi, che fine avevi fatto caro Daniele?!

MentalAquaductz
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pero secondo me hai omesso la quarta via dove risiedo io ossia il teorico probabilista, dove praticamente una persona in base al calcolo di ciò che è più probabile sia avvenuto nella storia e in quello che conosciamo riesce a creare una propria teoria e quindi a pensare a una religione tutta sua

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