CARCIOFI e OLIVI. L'AGRICOLTURA SINTROPICA funziona!🌳

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L'agricoltura sintropica in Italia funziona! Gennaro Cardone sta seguendo diverse aziende agricole con successo. Siamo andati a vedere il suo primo progetto in Italia, a Sassetta (LIVORNO).

Grazie mille a Gennaro e Leonardo per l'accoglienza e la simpatia!

"L'agricoltura sintropica funziona. Provare per credere chiamare Gennaro!"

#boscodiogigia #sintropica #agricoltura

Per visite sintropiche:
Indirizzo e contatti
Via di pian delle vigne, 57020, Sassetta (LIVORNO)
Tel: 3381927797

➤ Altri video sull'agricoltura sintropica

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Комментарии
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"L'agricoltura sintropica funziona. Provare per credere chiamare Gennaro!" 💚🤣

boscodiogigia
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Quanto sarebbe bello a far capire alla gente che ha un terreno vasto, che si può a non maltrattare la terra con le monocolture, arature, vangature e tanto altro che distrugge i microorganismi che sono indispebsabili nella crescita sana delle piante.Grazie, grazie, grazie 🙏🙏🙏

renatalak
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Grazie Filippo e Francesca come sempre per la vostra disponibilità e sopratutto a Leonardo per essersi messo in gioco e aver iniziato questa avventura insieme.
Il consiglio che do a tutti e di sperimentare e di essere presenti con noi stessi ogni qualvolta ci troviamo all'interno della nostra agroforesta, orto, giardino o quel che sia, dove ogni nostra minima azione può creare una serie di interazioni con tutte le forme di vita che ci circondano

gennarocardone
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Grande Gennaro Cardone questa metodica non si conosce soprattutto al sud dove il sole picchia e la siccità dilaga forza Francesca per averci di nuovo approfondito questo tema

Gionnifisio
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video pazzesco. l'agricoltura sintropica è un'ottimo sistema anche su larga scala, la risposta a tantissime incognite e sfide dei tempi a venire. complimenti di cuore ragazzi

pietroisolan
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Grazie ancora, Francesca e Filippo, sempre tante novità, almeno per me, con conoscenze datate e la maggior parte delle volte, neanche dirette. Con il Bosco di Ogigia, è tutto molto più semplice ... "provare per credere" 🙂

marcodefelicis
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Ottimo lavoro. Grazie della condivisione e pollice alto!!

ominoguitar
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Tutto molto interessante e bello, a parte l'idea di piantare ailanto e robinia, due specie arboree alloctone e altamente invasive che, oltretutto, andranno a costituire una minaccia per gli ambienti naturali circostanti.

carlocibei
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Grazie ragazzi siete fantastici si sente le cose che le sentite dentro❤

meloniiva
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Che meraviglia non c'è cosa può bella della natura ❤

rosalbaloielo
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Bravi tutti!! Com'è bello concludere la giornata con un video così.... Grazie mille! Quant'è bella la natura!! 😍😍

giusepperaitano
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Grazie ragazzi!!!
Video splendido, gli attori beh...è tutto un dire ;)

leonardogiorgerini
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Che meraviglia vedere come sta evolvendo questo uliveto sintropico!!! Prenderemo sicuramente spunto💪💪🙏🙏 anche noi abbiamo un'ottima esperienza con il pesco della vigna 🌳🌳 Riguardo ad ailanto, robinia, (paulownia)... siamo ancora un po' in dubbio: da un lato è chiaro il loro superpotere come piante da supporto in ambito sintropico, ma dall' altro sono definite piante invasive alloctone in lista nera quindi vietate in ambito agricolo e paesaggistico (ma ancora vendute per i giardini🤔). A noi piacciono un sacco la buddleja (anche perché attira molti insetti impollinatori), il topinambur (buonissimo da mangiare oltre che a fare un bel fiore) e il miscanthus (che fa una pacciamatura eccezionale) ... Ce la faremo a tenerli potati ed evitare che non invadano tutt'attorno? A lungo termine (lo spazio spesso appartiene all'essere umano, ma il tempo appartiene sicuramente alle piante) cosa succederà?

shangrila-mnnp
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Gran bel lavoro. Tantissimo coraggio di sperimentare, e i risultati sono evidenti. Complimenti a tutti. Vi seguo da parecchio tempo. Spero a tempo debito di poter "chiamare Gennaro" per il podere che sarà quello ultimo dove poter piantare, piantare e piantare ancora.
Una curiosità, ma la canzone dei titoli di coda come s'intitola?

gheorgheurda
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Non so cosa pensa Gennaro Cardone, ma sicuramente una tecnica rigenerativa molta efficace quanto complessa. Piuttosto per produzione su media e larga scala. Richiede notevoli conoscenze botaniche, biologiche e degli ecosistemi, oltre che una costante presenza in campo. Senza chiamare Gennaro, la vedo dura per noi coltivatori fai da te...

germanabenassi
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Salve, mi presento, mi chiamo Laslo, sono un corsista online del bosco di ogigia e sono sempre maggiormente affascinato dalla coltivazione casalinga negli ultimi anni, tanto che sto pianificando di andare a vivere in campagna, ma attualmente vivo nell'asfissiante metropoli romana.
Nel frattempo gestisco un piccolo orto in un balcone di 3mq con più di 30 specie vegetali diverse con cui faccio i miei esperimenti e vorrei ristrutturare un giardino di circa 45mq che la mia famiglia possiede di fronte ad un laboratorio al piano terra di una piccola palazzina. Purtroppo degli operai senza criterio hanno inquinato il suolo con calcinacci, vetri, poliuretano e altre schifezze e hanno acciaccato molte piante, motivo per cui ci sarà molto da fare.
Questo giardino ha un grosso problema, che al tempo stesso potrebbe essere una risorsa.
È sovrappopolato da alberi. La luce è quasi inesistente anche a causa della presenza della palazzina e di muri di cinta su tutti i lati.
La mia idea è di creare un orto rialzato (per facilitarne l'utilizzo anche a mia madre che è anziana) con 3 aiuole e una fungaia.
Sul terreno continuano a crescere spontaneamente orecchie d'elefante, indice di un suolo molto umido essendo in un punto buio e di depressione vicinissimo al Tevere, quasi paludoso direi. Sono molto presenti gli alberi di alloro, alcuni dei quali abbiamo deciso di rimuovere, anche se continuano a ricrescere, perché sono davvero troppi e di riempire per metà le aiuole con il loro legno.
Ora la mia perplessità è... avete consigli per le piante da inserire nelle aiuole o più in generale in questi 45mq? Devono essere piante amanti dell'umidità, del caldo (a roma fa un gran caldo!) e dell'oscurità.
Sono già presenti una vite di uvafragola, un enorme albicocco che fa ombra a tutto il giardino, limone, mirto, calendula, taro (orecchie d'elefante) fico e 4 piante di alloro, per lo più tutte spontanee tranne la vite di uvafragola che comunque è divenuta enorme riversandosi in strada e su tutta l'inferriata del muro di cinta.
Oltre ad una modesta produzione di cibo, vorrei che quest'orto avesse anche la funzione di allontanare le zanzare (che sono decisamente in sovrannumero) per quanto possibile e di tenere lontani i topi, che pur non stabilendosi lì, transitano di lì ogni tanto e la palazzina se ne lamenta, dando la colpa a noi perchè secondo loro il nostro giardino attira i topi, dopo averci anche intimato di allontanare i gatti randagi che si fermavano nel nostro giardino perchè il cibo per i gatti attirava gli scarafaggi (sempre secondo loro).

Ho già considerato le seguenti piante come possibilità:
catambra, lamponi, melissa,

fragole di bosco (ma non credo perchè favoriscono le mufffe dell'albicocco)
, zucche, piselli, aglio, cipolla, carote, cavoli, cetrioli, zucchine, uvaspina, kiwi rampicante, equiseto,
prezzemolo, menta, basilico, erba cipollina, dragoncello, origano, basilico viola,
cerfoglio, acetosella, asparago
, camomilla, ribes,
spinaci, funghi prataioli, boletus dell'alloro, asperula
, alchemilla.

Se anche non dovesse venirvi nulla in mente, potreste magari indicarmi delle varietà specifiche di zucche, legumi o altro che meglio possono resistere all'ombra e che meglio si adattano al clima urbano romano?

Vi ho scritto anche su facebook, purtroppo non so dove scrivere per fare certe domande 🙁

LasloVisionary
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All'ascolto, sono rimasta "a bocca aperta". Aver lasciato sul terreno gli scarti delle potature e il taglio delll'erba, sono nati tanti rovi che il contadino ha voluto togliere tutto.Umilmente, mi date un consiglio? Sono sulle colline Tortonesi e un poco, come mi
mi piacerebbe " imitarvi!!! Grazie delle vs. esperienze.

sofiataddeo
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Nel 2019, l'Ailanto è stato incluso nella Lista di specie aliene invasive di rilevanza unionale (aggiornata regolarmente a seguito del Regolamento UE n. 1143/2014), per le quali vige il divieto di commercio, possesso, scambio, trasporto e rilascio in natura nei Paesi membri. Il regolamento europeo impone anche l’obbligo di immediata segnalazione, controllo o eradicazione in ambienti naturali, dove l’ailanto entra in competizione con le specie native e dove la sua diffusione rappresenta una minaccia per la conservazione della biodiversità

miciotempio
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Molto interessante❤ si parla di peschi e peri selvatici, ma dove si possono trovare questi alberi?
Grazie sempre per gli stimolanti contenuti😊

corinnacelin
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Vorrei mettere un like alla conduttrice

Valled