Poggio La Noce Wine • Introduction - with Italian Subtitles

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Claire: Salve, mi chiamo Claire e sono comproprietaria di Poggio la Noce, azienda vitivinicola deliziosamente piccola, dove produciamo degli ottimi vini. Sulla mia sinistra il Sig. Schiano, in carne ed ossa. Dietro di noi si possono intravedere questi curatissimi filari di Sangiovese, il tipo di uva piu’ diffuso ed importante di tutta la toscana.
Enzo: Un aspetto molto importante della vinificazione sta nel riuscire a bilanciare l’espressione del terroir e l’espressione della natura del tipo di uva con la bevibilità del vino.

Valentino: Penso che abbiamo trovato un terroir molto adatto al Sangiovese perché ci dà tutta la freschezza ed eleganza che ci aspettiamo.
Claire: Qui non lavoriamo in modo veloce. Lavoriamo molto lentamente. Nel vigneto ci sono alcuni segmenti dove il terreno è perfetto per queste viti, dove le viti non producono in eccesso. C’è un ottimo equilibrio.
Enzo: Questo vigneto è soleggiato dalle 8 del mattino alle 9 di sera. Per fare il vino c’è bisogno di sole, regola numero uno.
Claire: Io ed Enzo facciamo tutto insieme. Non c’è lui, io, ecc. Parliamo e discutiamo su tutto. Sempre. Insieme. Per noi era molto importante avere il vigneto situato sotto casa per poter dedicare il giusto livello di attenzione ed esecuzione che intendiamo dedicare a questo vigneto, cosa che non avremmo potuto fare se il vigneto si fosse trovato lontano da casa.
Enzo: Gigio è il nostro gatto. Abbiamo iniziato a dare un nome al nostro vino nel 2004, proprio nel periodo in cui abbiamo preso il gatto.
Claire: Roberto è il trattorista e cantinere dell’azienda. Per la nostra azienda è essenziale avere uno come Roberto.
Enzo: Qui sto facendo una preselezione dei grappoli. È un lusso poter scegliere cisascun grappolo per poi deporlo nella diraspatrice individualmente perché ci dà veramente la possiblitità di avere un’incredibile qualità di uva.
Valentino: Claire ed Enzo sono focalizzati sulla qualità ed è per questo che lavoriamo molto nei vigneti, per produrre soltanto la migliore uva.
Enzo: Abbiamo ovviamente avuto abbastanza sole per maturare le uve, ma è stata un’annata difficile per le varie malattie ed è per questo che abbiamo costantemente trattato le viti con prodotti organici, visto che l’azienda è completamente organica.
Claire: Sul tavolo facciamo la selezione…la diraspatrice lascia intatti tutti i chicchi. Io ed Asanka cerchiamo chicchi verdi e chicchi secchi. Vediamo se riesco a trovarne uno. Ecco. Tutti questi tipi di chicchi li buttiamo via. Prefeririamo fare meno vino ma avere la migliore qualità possibile.
Enzo: Questa si chiama La Francesca. Si tratta di una eccellente pompa che spinge il vino a bassa velocità, agitando il vino il meno possibile.
Claire: Queste che vediamo sono delle ottime cisterne.
Enzo: Quando fermenta, il vino aumenta di temperatura ed inizia a convertire zucchero in alcol. Abbassando costantemente la temperatura del vino e mantenendolo tra i 27 e 28 gradi, si riesce ad allungare il periodo di fermentazione fino a circa dieci giorni.
Claire: Adesso siamo pronti per un breve rimontaggio di Gigiò.
Enzo: È un vino che i francesi chiamano un vin de garde, cioè, un vino da invecchiamento.
Claire: Potrei soltanto aggiungere che quando Enzo parla francese è la cosa più carina e sexy per un orecchio francese.
Enzo: Una delle cose che facciamo per dare struttura ai nostril vini è quella invecchiarli in barriques di rovere francese. Più è grande la botte e minore è l’influenza del legno sul vino. Dopo l’imbottigliamento, il vino rimane in bottiglia per circa un anno per l’affinamento.
Aspiriamo a creare un vino che la gente ama bere. Ad esempio, quando qualcuno apre una bottiglia del nostro vino e lo assaggia, magari senza pensarci…poi si sofferma e dice: wow, questo vino è proprio buono!
Claire: Si’, sicuramente aspiriamo a sorprendere in senso positivo chi bene il nostro vino.
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