L'ordinazione episcopale di padre Dionisios

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12PORTE - 8 dicembre 2022: Ha avuto luogo, nella cattedrale di San Giorgio dei Greci a Venezia, l’ordinazione episcopale di Sua Eccellenza Dionisios di Cotieo, fino ad oggi parroco della comunità greco-ortodossa di Bologna. Il rito è fluito ampio e solenne nella mattinata di martedì 6 dicembre, festa di San Nicola di Mira, il santo venerato dalle Chiese di Oriente e di Occidente, uno dei padri che parteciparono al Concilio di Nicea, la prima assemblea ecumenica della storia cristiana.
Preceduta dalla officiatura liturgica della Pentecoste, la Divina Liturgia di ordinazione è stata presieduta dall’Arcivescovo Policarpo, Metropolita ortodosso d’Italia con quattro vescovi co-consacranti provenienti dalla Grecia.
La diocesi cattolica di Bologna era rappresentata da mons. Stefano Ottani, vicario generale insieme ad alcuni sacerdoti e fedeli
Accompagnato da due presbiteri, il vescovo eletto ha emesso la sua pubblica professione di fede.
Rivolgendosi all’eletto, il Metropolita Policarpo ha ricordato le sue origini famigliari e la formazione teologica maturata nell’Università Aristotelou di Salonicco, nell’Istituto San Bernardino per studi ecumenici di Venezia e nella Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna, della quale è stato il primo laureato ortodosso e soprattutto l’impegno pastorale da lui profuso prima nella Metropoli di Salonicco e poi in Italia, come fondatore e primo parroco della parrocchia bolognese di San Demetrio. Ora il nuovo Vescovo viene inviato ancora a Bologna come ausiliare del Metropolita. A lui verrà affidata in particolare l’Italia centro settentrionale, mentre prosegue anche la responsabilità delle relazioni ecumeniche a livello nazionale, che il Metropolita Policarpo gli aveva già affidato in precedenza. Il Metropolita gli ha anche trasmesso la benedizione del Patriarca ecumenico Bartolomeo.
Il suggestivo rito prevede l’ingresso nel santuario dove tenuto per mano da due vescovi l’eletto ha compiuto per tre volte il giro dell’altare come segno della sua iniziazione all’alto ministero che gli viene affidato. Poi sull’eletto inginocchiato presso l’altare con il libro dei vangeli sulla testa, i Vescovi consacranti hanno pronunciato l’antica preghiera di ordinazione che è comune anche alle chiese di occidente e che è attesta nella tradizione apostolica. Il nuovo vescovo poi riceve le insegne del suo grado, mentre il popolo acclama con forza “Axios!”, “è degno!”, come atto di approvazione ecclesiale della sua elevazione. Il sakkos, simile alla dalmatica diaconale latina, l’omoforion, cioè il pallio che simboleggia la pecorella sulle spalle del pastore, l’engolpion, un medaglione con una icona che è l’insegna dei vescovi orientali. Terminata la Divina Liturgia, il nuovo Vescovo ha ricevuto la mitra, simbolo del supremo sacerdozio e il bastone pastorale che nella tradizione orientale riporta il serpente di Mosè ed è stato intronizzato sulla cattedra, per la sua prima solenne benedizione, acclamato dai fedeli.
Il Vescovo Dionisios, nel suo discorso di ringraziamento non ha mancato di menzionare con emozione gli amici che lo hanno accompagnato e sostenuto in modo particolare a Bologna, tra di essi i cardinali Biffi, Caffarra e Zuppi e il Vescovo Ernesto Vecchi. Bologna lo accoglierà domenica con la prima Liturgia Pontificale che celebrerà a partire dalle 9.30 nella Chiesa di San Demetrio dove il Cardinale Zuppi gli porterà il suo saluto e il suo abbraccio fraterno.
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