Periferie francesi: una polveriera pronta a esplodere?

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Direzione, Simone Guida
Testo e ricerca, Mauro Indelicato, Jacopo Turco
Riprese, Dario Di Liberti, Nadege Justiniani
Voci fuori campo, Simone Guida
Motion Graphics, Matteo Bignardelli
Montaggio, Simone Guida
Doppiaggio italiano, Giacomo Casandrini, Alessia Ieluzzi

Un grazie agli intervistati.

In Francia, circa un decimo della popolazione totale vive nelle cosiddette “banlieues”, vale a dire le periferie cittadine abitate principalmente da persone immigrate o francesi di terza o quarta generazione. Le banlieues vengono spesso associate a droga e criminalità, e sono tristemente note a livello nazionale per gli scontri con la polizia e le frequenti rivolte. Senza le giuste conoscenze, è vivamente sconsigliato visitare di persona una banlieue. Ebbene, noi abbiamo trovato un modo di entrare.

0:00 Introduzione. Come siamo entrati nelle banlieues, i “ghetti” di Francia
5:35 Capitolo 1. Marsiglia e i suoi quartieri nord
13:23 Capitolo 2. Parigi e le banlieues di Saint-Denis e Romainville
25:31 Conclusioni. Le banlieues sono una malattia o un sintomo?

Fonti:
Комментарии
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Ho vissuto 7 anni in Francia, a Grenoble.
Negli anni ho visto diverse cose spiacevoli: macchine bruciate, vetrine con fori da proiettile, finestrini spaccati, gente aggredita per strada, regolamenti di conti. Durante le ultime "rivolte", i negozi del centro sono stati sistematicamente saccheggiati e l'unico modo per limitarne l'impatto è stato bloccare i tram provenienti da certi quartieri.
Non si puo negare che il problema esista e non si può minimizzare l'effetto che ha sulla vita quotidiana.
È anche vero che molto spesso si tratta di immigrati o di francesi di seconda/terza generazione: si riconosce l'aspetto, si riconosce la parlata infarcita di termini arabi, si riconoscono i nomi sui giornali.
Il problema non può essere ascritto superficialmente alla povertà - in Francia ci sono aiuti statai che in Italia ci si può solo sognare - ma nemmeno si puo dire che non ci sia un velato razzismo soggiacente alla cultura francese. Ti integri se vuoi. Ci sono difatti immigrati arrivati nelle stesse identiche condizioni che, per convinzione loro, sono perfettamente integrati e vengono traditi unicamente dal cognome o dal colore della pelle.

Cosa se ne conclude? Che l'immigrazione di massa, senza organizzazione e senza limiti, è un problema. Se è impensabile chiudere le frontiere, non si puo nemmeno immaginare di fare entrare chiunque e stiparlo in qualche palazzo popolare pensando che tanto basti a renderlo un cittadino modello.

edoardobrezza
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Tra qualche anno lo stesso video dovremo farlo per la periferia di Milano

francescocozza
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È la storia di un uomo che cade da un palazzo di 50 piani.
Mano a mano che cadendo passa da un piano all'altro, il tizio per farsi coraggio si ripete: "Fino a qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene."
Il problema non è la caduta, ma l'atterraggio.

gianluca
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Ho vissuto in Francia e ho rischiato più volte di essere accoltellato nei cosiddetti quartieri popolati da magrebini e africani... Da quando ho vissuto io in Francia sono passati chiudi 30 anni è la situazione non è altro che peggiorata.
Questa è gente che non è integrata... Anche le seconde generazioni sono più attaccati alla loro cultura di origine e alla loro religione anche in maniera fondamentalista rispetto ai propri genitori... Non si sentono francesi, odiano i francesi e gli europei ecova non sentimenti Capita spesso che ci siano ronde di queste persone in cerca di Bianchi europei da assalire nelle strade.... Se qualcuno ancora non ha capito che questo è il fallimento di un'idea multiculturale e multietnica dovrebbe sperimentare che cosa sta accadendo in molte città e quartieri della Francia, del Belgio della Germania dell'Olanda dell'Inghilterra e della Svezia non è altro che la stessa identica situazione che si ripresenta....

tancredivitale
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Grazie NL. Vivo in France da 8 anni 3 dei quali passati in un "quartier". Il discorso é complicato ma nel video hai illustrato bene la problematica. Io, seppur biondo ed europeo sono sempre stato ben accolto in quanto anche io ai loro occhi ero un immigrato. C'é un odio diffuso verso le istituzioni, sopratutto la polizia, nonostante esistono mille progrtti Di integrazione. Quel che non si dice é che il 95% della popolazione é ostaggio di quei pochi che usano queste no men's Land come piazze di spaccio e sono quindi gli stessi residenti a subirne le criticità. Discorso lungo, cmq se volete fare un giro in sti posti é semplice, basta chiedere 20 euro di fumo e puoi entrare ed uscire senza conseguenze😊

silviogiorgi
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Nel 2004 appena compiuto 18 anni con due amici siamo partiti per il nostro primo viaggio da soli a Parigi. Da sempre amanti del rap francese avevamo progettato di vedere alcuni dei quartieri da dove provenivano i nostri artisti preferiti, me lo ricordo come fosse oggi, 1 giorno siamo andati a visitare St Denis, ovviamente cercando di dare nell’occhio il meno possibile, era mattina quindi fu un esperienza tranquilla. Il 2 giorno andammo nel quartiere 94 sarcelles 20 min di treno dal centro di Parigi, trovammo macchine bruciate e visivamente un quartiere più problematico. Decidemmo di fare solo un piccolo giro e finimmo in un mercato dove acquistammo anche 2 felpe e la gente del posto al mercato fu molto cordiale. Al ritorno solo vicino alla stazione un ragazzo dopo averci incrociato ci guardò in maniera abbastanza chiara e a testa bassa tornammo alla stazione per prendere il primo treno per il centro. Dopo 20 anni ci siamo detti che ad oggi, nonostante anche allora la situazione era problematica, sarebbe impossibile fare una cosa del genere perché la situazione è davvero fuori controllo.

LordSehty
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Mi è capitato più volte di girare per tutta Parigi con le mie due bambine poiché la mia ragazza lavora per un azienda di Parigi. Soprattutto le prime volte camminavo senza meta, partendo da Montmartre, e mi è capitato di ritrovarmi a Saint Denis diciamo che ero l'unico bianco presente soprattutto in una lunga via dove fanno un mercato di carne e pesce a cielo aperto. Diciamo che a me non dava problemi essere l'unico ma a loro forse si, mi guardavano male, mi si avvicinavano importunandomi (io non parlo Francese) e mi pedivano e sembrava mi scortassero. Ma la situazione peggiore c'è stata una volta andando verso la stazione Gard di Nord, tra un uomo grondante di sangue retto da un tizio e una donna stesa a terra sul cavalcavia che passa sui binari, oltre ovviamente a tutta la gente che vendeva sigarette e stava sull'attenti dalla polizia, mi sono diretto a nord e poi verso la Senna, mi sono detto che anche a Milano e in altre grandi città vicino le stazioni è comune questo. Si stava facendo buoi e tornando verso Montmartre sono ripassato dalla fermata Stalingrado, c'ero passato poco prima, ma con il buoi erano uscite migliaia di persone, per lo più rifugiati penso. Con tende messe in vari punti che gridavo e in un paio di casi facevo risse, sembrava gente che non aveva niente da perdere. Diciamo che mi sono caxxto sotto, avevo il passeggino con le bambine e sembrava guidassi una Ferrari. Mai in vita mia mi sono sentito così in pericolo, e dire che da piccolo sono cresciuto a Taranto e qualche volta mi hanno puntato anche dei coltelli per rapinarmi altri ragazzini.

SrDario
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Buongiorno, sono francese, seguo i vostri video da un po’ di tempo, ma su questo devo dire che vi sbagliate. Intervistate persone di un solo orientamento politico di sinistra, perché non avete intervistato francesi autoctoni che vivono nei quartieri per vedere cosa ne pensano? Tutte queste persone intervistate nei quartieri si lamentano per ottenere servizi ai quali, secondo loro, non avrebbero accesso. Quali sarebbero questi servizi? Il motivo per cui sono così numerosi in Francia è proprio perché ricevono una quantità enorme di aiuti statali che noi, francesi, paghiamo. Questo video mette in relazione povertà e criminalità: è una retorica fallace. Andate nelle zone isolate e poco servite della Francia, dove regnano i deserti medici e la povertà, ma dove la criminalità non è presente. La povertà non è sinonimo di crimine e violenza: sono solo pretesti. Le proteste hanno solo permesso a questi migranti di saccheggiare tutti i negozi a spese dello Stato.

superlolototoiphonek
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Ma vi siete informati di quanti soldi sono stati spesi nelle banlieue negli ultimi anni ? Di quante banlieue vedi con edifici ristrutturati da poco, strade in ordine....
Certo mancano servizi e negozi, chissà come mai... Andateci voi ad aprire un negozio li e poi mi dite...
Certa gente la puoi pure mettere a vivere nella reggia di caserta che dopo due messi già te l'ha distrutta

christianloko
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Da insegnante di francese, grazie per questo documentario. Molti studenti si interessano a questo tema, forse perché ci vedono delle somiglienze con la realtà di alcune periferie italiane.

fabi.
Автор

Ho apprezzato tantissimo questo documentario. Sono un appassionato di Francia e di cultura francese, non avevo mai visto un prodotto in italiano sulla realtà delle banlieues e aver mostrato dall’interno questo fenomeno è stato davvero interessante. Complimenti team di Nova Lectio 👏🏻🇫🇷

simonerusso
Автор

Importi il terzo mondo e dopo un paio di generazioni diventi il terzo mondo. Idem per Parigi, Marsiglia e le altre metropoli europee...

kleb
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Io ho vissuto in Francia! In Francia la sicurezza pubblica e inesistente. In Italia ci si sta avvicinando in certi luoghi, ma gli è fuori controllo

klodianshqipe
Автор

Il problema è sempre lo stesso. Culture incompatibili con quella europea. Immigranti sono stati anche tanti italiani, portoghesi e polacchi nel dopo guerra dove c'era molta più discriminazione. Ma ad oggi nessuno gruppo migranti europeo è ghettizzato come altri.

NelsonDeCesare
Автор

Questa volta questo video non mi è piaciuto, alcune considerazioni sono assolutamente paraculo.
Come detto anche nello stesso video questi problemi ci sono ovunque uguali e identici con solo una determinata etnia, non è possibile che tutte le nazione non abbiano integrato, non è possibile, semplicemente sono cosi di cultura, basta chiudere gli occhi.
Quanti Cinesi, Bangladini, ecc vivono da noi in povertà e non si comportano cosi?
Vediamo come anche da noi questa gente è libera di fare ferro e fuoco per la minimi stronzata, come successo in settimana a Milano dopo che il ragazzo che non si è fermato al posto di blocco è stato ucciso.

shirou
Автор

Vivo in Francia da tanto, conosco un po' la situazione delle banlieues, e devo dire che purtroppo questa volta NL semplifica troppo le cose e si da al sensazionalismo.
In primis non si possono paragonare i quartieri nord di Marsiglia, che sono in effetti delle zone estremamente pericolose in mano alle gang della droga, con le altre banlieues francesi. Per dire, la settimana scorsa sono andato due volte nella "pericolosissima" Saint-Denis e non mi è successo proprio niente - come ogni volta che ci sono stato! Senza parlare di Romainville, dove sono stato varie volte e dove esistono anche quartieri piuttosto borghesi! La maggior parte delle banlieues (anche quelle povere) non sono assolutamente posti "dove non si puo' andare se non si è del posto" o dove ci vorrebbe una scorta per entrare se non si è di li': qui NL esaggera chiaramente, peccato!
I posti dove non si puo' andare all'interno delle banlieues sono una piccola minoranza.

Poi il documentario parla, come al solito, soltanto del lato oscuro delle banlieues. Ci sono gravi problemi di violenza, estremismo, integrazione, certo: pero' c'è anche tanta brava gente che lavora e paga le tasse, sia tra gli immigrati (certi di terza generazione, che si sentono pienamente francesi) che tra i francesi di più vecchia estrazione. Direi, anzi, che si tratta la maggioranza della gente. Una maggioranza presa in ostaggio da una minoranza -sicuramente quella più povera e abbandonata-, che purtroppo si da ai traffici, alla violenza e, in certi casi, anche all'integralismo religioso.

Ma per tornare a Saint-Denis, li' per esempio lo stato investe in infrastrutture, scuole, università (unversità Paris 8), nuovi trasporti (stanno construendo nuove metro ovunque nelle banlieues di Parigi), sport: la gente non è completamente abbandonata a se stessa, anche se ovviamente si potrebbe fare meglio e di più per migliorare la vità di quei quartieri.

Più che le "banlieues" (tra l'altro esistono anche delle banlieues ricchissime, come Neuilly-sur-Seine, la città col più alto reddito di Francia, subito a ovest di Parigi!), il vero problema di cui parlano i Francesi sono le determinate "cités". Le "cités" sono questi quartieri di mega-palazzi popolari che si trovano all'interno di ogni banlieue povera. Questi palazzi raggrupano ognuno centinaie di persone dentro, senza nessun negozio o attività nelle vicinanze e sono collegati malissimo (in pratica delle città-dormitorio dove senza macchina per andare fuori non fai niente e rimani isolato da tutto): è li che prosperano i problemi, su fondo di malessere socio-economico. Pero' questo il documentario non lo spiega!

LM-gdhg
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Vivo in francia da 8 anni e posso affermare che l integrazione da parte della comunita mussulmana è 0, specialmente nelle banlieu. Uno dei miei migliori amici è marocchino e mussulmano ma non impone la sua religione o il suo modo di vivere come la maggior parte fa. In ogni caso la religione è sempre una delle basi dell odio e dei problemi che ci sono tra culture diverse.

christianmartinoli
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Video complesso: grazie perché fate parlare persone del posto, che si impegnano per dare speranza.
Tra l’altro ho studiato francese per anni e grazie a voi ritorno a ripassarlo (anche se alcuni accenti non li capisco 😅).
Avete fatto il video anche sulla moneta francese nelle ex colonie africane, e ora questo: è chiaro che la Francia si poggia ancora sulla forza della sua industrializzazione e della colonizzazione, ma queste cose tolgono dignità alle persone (come dice la ragazza intervistata, vogliono dignità).
Mi sento fortunato a poter vivere questa epoca: un giorno i libri di storia ne parleranno

matteotorre
Автор

Considerando come il progetto per il video sia iniziato decisamente prima delle vicende al Corvetto, è incredibile come voi riusciate a stare sempre sul pezzo, addirittura anticipando i tempi, avete compreso benissimo che i problemi i quali finiscono per affliggere l'Italia sono sempre parte di più ampie crisi che vanno discusse a livello globale, e questo dimostra la vostra vera grande professionalità, oltre ovviamente alla capacità di rendere dei temi così delicati alla portata qnche delle persone meno preparate in materia, documentando possibilmente sul territorio in questione, così da non venire influenzati da chi è purtroppo visibilmente politicizzato, e questo vi fa molto onore. Complimenti davvero! 👏🏻

me-kofv
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Che tristezza, che sconforto... Povera Europa, letteralmente dilaniata...😢

alessiog
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