Le nuove frontiere dell'oncologia

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SORRENTO. 10 maggio 2013 -- Una due giorni di confronto tra i maggiori esperti internazionali nel campo della cura ai tumori. Il workshop, che si sta svolgendo a Sorrento, si concentra sulle nuove frontiere della ricerca oncologica, in modo particolare per il ruolo dell'immunologia. di Giuseppe De StefanoÈ il male del nostro tempo, l'unico al quale le società sviluppate non abbiano posto un freno significativo. Il cancro miete vittime ogni giorno, e ogni giorno, solo in Italia, ne vengono diagnosticati mille nuovi casi. Ma ammalarsi oggi, grazie agli enormi progressi compiuti della ricerca, non vuol dire essere condannati a morte, soprattutto grazie agli sviluppi della medicina e della biologia molecolare. Sono proprio questi i temi al centro della due giorni del MTTC, il Molecular Targeted Therapy of Cancer, giunto alla sua 14esima edizione ed ospitato nella splendida cornice di Sorrento, presso l'Hilton Palace Hotel. Una prestigiosa iniziativa che riunisce le più eminenti personalità della comunità scientifica e medica internazionale nel settore della cura al cancro. Il workshop è organizzato dalla SSIF, Serono Symposia International Foundation, fondazione no-profit dedicata all'alta formazione medica. «Crediamo che sia importante tenere eventi come questo -- spiega Rachel Clark, Chief Executive Office del SSIF -- perché danno l'opportunità di riunire esperti a livello internazionale per ridiscutere i metodi votati a migliorare le vite dei pazienti attraverso lo sviluppo di nuovi trattamenti». La peculiarità del programma di formazione della due giorni sorrentina è proprio la sua indipendenza dai grandi gruppi commerciali. «Abbiamo diversi sovvenzionatori -- spiega la Clark -- circa una trentina, che ci permettono di investire nella ricerca in maniera indipendente nei nostri programmi di formazione». Tra gli organizzatori del programma scientifico del meeting anche il professor Zwierzina, che sottolinea l'importanza dell'evento per i giovani oncologi. «Credo che sia stato importante organizzare questo meeting -- dichiara il Chairman dell'International Education Council (IEC) - soprattutto come esercizio per i giovani oncologi: la scienza sta sviluppando molteplici approcci per trattare i pazienti malati di cancro, e non è possibile assimilarli tutti senza partecipare ad incontri come questo, specie perché indipendenti da specifici partner industriali». Poi si concentra sui contenuti della due giorni di incontri. «Lo sviluppo più recente ed interessante è quello dell'immunoterapia: laddove non ci sono gli anticorpi, ci sono dei farmaci in fase di sviluppo che puntano a colpire direttamente il sistema immunitario quando la malattia è in stato di metastasi, in modo da rendere il corpo di nuovo consapevole della malattia tumorale forzando il corpo a combattere di nuovo la malattia». «Io vivo in Austria -- chiarisce il luminare -- dove i pazienti ricevono tutti i farmaci di cui hanno bisogno, ma so benissimo che non è così ovunque. È un qualcosa su cui bisogna lavorare -- conclude -- serve collaborazione tra tutte le parti per trovare una soluzione almeno per i paesi dell'Unione Europea».