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SANTA TERESA DI GALLURA e CAPOTESTA - Sardegna - i viaggi del Circolo del Viaggiatore Lioni ( AV )

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Santa Teresa Gallura (Lungòni in gallurese, Lungone in sardo, Lungùn in bonifacino, Lùngoni o Santa Tiresa in corso, Santa Trèisa in piemontese) è un comune di 5.211 abitanti della provincia di Olbia-Tempio.Il paese si snoda su un promontorio che guarda a Nord la costa meridionale della Corsica da cui è separata dalle Bocche di Bonifacio, distante appena 11 miglia da Capo Pertusato, a Nord-Est l'arcipelago della Maddalena, e ad ovest si affaccia sul Mar di Sardegna.Un luogo storico di particolare interesse è la Torre di Longosardo (edificata attorno al XVI secolo per ordine del re di Spagna Filippo II) situata sul lembo di roccia più estremo del paese. Quando nel 1720 l'isola passò ai Savoia venne inviato come comandante della torre Francesco Maria Magnon, che capì la necessità di creare un centro abitato nei pressi della fortezza. Il 12 agosto 1808 un decreto di Vittorio Emanuele I diede inizio alla fondazione di Santa Teresa, fu lo stesso re che disegnò la pianta del paese e decise il nome in onore di sua moglie: la regina Maria Teresa d'Asburgo-Este. A 3 km circa dal centro, nasce sotto una pineta secolare la Chiesa del Buoncammino, costruita nel XVII secolo: un luogo di straordinaria quiete e di natura incontaminata.
CAPO TESTA è una piccola penisola (in realtà un'isola, poi artificialmente collegata alla terraferma) situata nel nord della Sardegna, a pochi chilometri da Santa Teresa di Gallura.
Si affaccia sulle Bocche di Bonifacio ed è collegata alla terraferma da uno stretto istmo, lungo il quale si estendono due spiagge. Il promontorio è costituito dalle tipiche rocce granitiche galluresi erose dal vento ed ha un perimetro di circa dieci chilometri.
Capo Testa era utilizzata al tempo dei romani sia per la posizione strategica sia per approvvigionarsi del granito presente che veniva estratto e trasportato a Roma.
Dagli inizi degli anni settanta Capo Testa ha iniziato il suo sviluppo turistico ed è considerata una dei siti più belli ed apprezzati della Gallura e dell'intera Sardegna.
Capo Testa è un sito di interesse comunitario (S.I.C.), istituito ai sensi della Direttiva Comunitaria Habitat ed inserito nel sistema di aree dedicate alla conservazione delle biodiversità, appartenenti alla "Rete ecologica Natura 2000"[1].Sul promontorio di Capo Testa è presente un faro di fondamentale importanza per la navigazione nel tratto di mare delle Bocche di Bonifacio.Le spiagge riparate vengono utilizzate per il nuoto da parte dei turisti.Da Capo Testa sono ben visibili le Isole Lavezzi e la parte meridionale della Corsica.
CAPO TESTA è una piccola penisola (in realtà un'isola, poi artificialmente collegata alla terraferma) situata nel nord della Sardegna, a pochi chilometri da Santa Teresa di Gallura.
Si affaccia sulle Bocche di Bonifacio ed è collegata alla terraferma da uno stretto istmo, lungo il quale si estendono due spiagge. Il promontorio è costituito dalle tipiche rocce granitiche galluresi erose dal vento ed ha un perimetro di circa dieci chilometri.
Capo Testa era utilizzata al tempo dei romani sia per la posizione strategica sia per approvvigionarsi del granito presente che veniva estratto e trasportato a Roma.
Dagli inizi degli anni settanta Capo Testa ha iniziato il suo sviluppo turistico ed è considerata una dei siti più belli ed apprezzati della Gallura e dell'intera Sardegna.
Capo Testa è un sito di interesse comunitario (S.I.C.), istituito ai sensi della Direttiva Comunitaria Habitat ed inserito nel sistema di aree dedicate alla conservazione delle biodiversità, appartenenti alla "Rete ecologica Natura 2000"[1].Sul promontorio di Capo Testa è presente un faro di fondamentale importanza per la navigazione nel tratto di mare delle Bocche di Bonifacio.Le spiagge riparate vengono utilizzate per il nuoto da parte dei turisti.Da Capo Testa sono ben visibili le Isole Lavezzi e la parte meridionale della Corsica.
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