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Icona bizantina del Pantocrator Galatina LE

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Nel Tesoro della chiesa di Santa Caterina di Alessandria nella città di Galatina in provincia di Lecce, costituito da molti oggetti d’arte e Reliquie e custoditi in cassaforte, è conservata una preziosissima icona del Pantokrator (che significa “Onnipotente”, “Signore dell’Universo”), realizzata in un atelier a Costantinopoli tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo, vero capolavoro dell’arte bizantina e donata ai frati minori che vivevano nel convento della Basilica intorno al 1400. L’icona misura 13 × 7,2 e cm. 23 x 15,5 compresa la cornice metallica.
L’artista bizantino ha realizzato la piccola icona portatile del Cristo, Figlio unigenito del Padre, combinando le tecniche del micromosaico costituito da minuscole tessere di un millimetro di lunghezza, con la tecnica della pittura a cera, detta encausto, per sottolineare ed enfatizzare alcune parti del volto in uno spazio molto limitato.
Gesù Cristo, il Verbo incarnato e l’immagine del Padre, è rappresentato nel pannello centrale in piedi, su di un suppedaneo, con il gesto di benedizione della mano destra, rivelando l’indissolubile mistero di Dio che si fa uomo nella posizione delle dita. Infatti la lor posizione simboleggiano la Santissima Trinità, mentre le altre due stanno ad indicare le due nature di Cristo. Con la sinistra regge il libro del Santo Vangelo chiuso. Indossa una veste ed è avvolto da una lunga tunica, con pittura bruna, ad indica la regalità di Cristo, realizzata su cera mentre sottili linee di tesserine d’oro compongono le tradizionali lumeggiature dette crisografie.
La figura spicca su di un fondo campito per due terzi di tesserine d’oro che rappresenta la luce pura, il paradiso, e nella parte inferiore con un motivo a rombi alterni rossi, blu e argento. Ai lati del capo nimbato due clipei rossi, entro una cornice a scacchi oro e blu, recano inscritti i tradizionali monogrammi IC XC.
La cornice che circonda l’immagine del Pantocratore è in rame dorato realizzata con due tecniche orafe uniche: lo sbalzo e il cloisonné. È costituita da venti piastrine quadrate (ne mancano tre), in cui si alternano placche sbalzate con nodi attorcigliati, intervallate da placche cloisonné con disegni fitomorfi di palmette e roselline e geometrici creati con barre di rame e amalgama di mercurio. Il raccordo tra la tavoletta e la restante cornice è occupato da un motivo decorativo, composto da una doppia fila di clipei.
Nel Pregare davanti a questa icona si ha la percezione di essere ascoltati, come se le nostre preoccupazioni e problemi fossero accolti e confortati.
Così ci rivolgiamo a Gesù nella liturgia bizantina delle Ore:
Tu che in ogni tempo e in ogni ora, nel cielo e sulla terra sei adorato e glorificato o Cristo Dio,
Tu che sei infinitamente paziente, molto compassionevole, molto misericordioso,
Tu che ami i giusti e hai pietà dei peccatori,
Tu che chiami tutti alla salvezza del tuo regno,
Tu, o Signore, accogli in quest’ora la nostra preghiera e dirigi la nostra vita secondo i tuoi comandamenti.
Santifica le nostre anime, purifica i nostri corpi, dirigi i nostri pensieri, liberaci da ogni afflizione, male e dolore;
non permettere mai che ci separiamo da Te.
Circondaci con i tuoi santi angeli affinché protetti e guidati dal loro aiuto possiamo raggiungere l’unità della fede e la pienezza del tuo amore,
perché tu sei benedetto nei secoli dei secoli. Amìn
L’artista bizantino ha realizzato la piccola icona portatile del Cristo, Figlio unigenito del Padre, combinando le tecniche del micromosaico costituito da minuscole tessere di un millimetro di lunghezza, con la tecnica della pittura a cera, detta encausto, per sottolineare ed enfatizzare alcune parti del volto in uno spazio molto limitato.
Gesù Cristo, il Verbo incarnato e l’immagine del Padre, è rappresentato nel pannello centrale in piedi, su di un suppedaneo, con il gesto di benedizione della mano destra, rivelando l’indissolubile mistero di Dio che si fa uomo nella posizione delle dita. Infatti la lor posizione simboleggiano la Santissima Trinità, mentre le altre due stanno ad indicare le due nature di Cristo. Con la sinistra regge il libro del Santo Vangelo chiuso. Indossa una veste ed è avvolto da una lunga tunica, con pittura bruna, ad indica la regalità di Cristo, realizzata su cera mentre sottili linee di tesserine d’oro compongono le tradizionali lumeggiature dette crisografie.
La figura spicca su di un fondo campito per due terzi di tesserine d’oro che rappresenta la luce pura, il paradiso, e nella parte inferiore con un motivo a rombi alterni rossi, blu e argento. Ai lati del capo nimbato due clipei rossi, entro una cornice a scacchi oro e blu, recano inscritti i tradizionali monogrammi IC XC.
La cornice che circonda l’immagine del Pantocratore è in rame dorato realizzata con due tecniche orafe uniche: lo sbalzo e il cloisonné. È costituita da venti piastrine quadrate (ne mancano tre), in cui si alternano placche sbalzate con nodi attorcigliati, intervallate da placche cloisonné con disegni fitomorfi di palmette e roselline e geometrici creati con barre di rame e amalgama di mercurio. Il raccordo tra la tavoletta e la restante cornice è occupato da un motivo decorativo, composto da una doppia fila di clipei.
Nel Pregare davanti a questa icona si ha la percezione di essere ascoltati, come se le nostre preoccupazioni e problemi fossero accolti e confortati.
Così ci rivolgiamo a Gesù nella liturgia bizantina delle Ore:
Tu che in ogni tempo e in ogni ora, nel cielo e sulla terra sei adorato e glorificato o Cristo Dio,
Tu che sei infinitamente paziente, molto compassionevole, molto misericordioso,
Tu che ami i giusti e hai pietà dei peccatori,
Tu che chiami tutti alla salvezza del tuo regno,
Tu, o Signore, accogli in quest’ora la nostra preghiera e dirigi la nostra vita secondo i tuoi comandamenti.
Santifica le nostre anime, purifica i nostri corpi, dirigi i nostri pensieri, liberaci da ogni afflizione, male e dolore;
non permettere mai che ci separiamo da Te.
Circondaci con i tuoi santi angeli affinché protetti e guidati dal loro aiuto possiamo raggiungere l’unità della fede e la pienezza del tuo amore,
perché tu sei benedetto nei secoli dei secoli. Amìn