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«Lullaby 6»

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Capitolo 6
«Hey vieni, ti faccio vedere la casa!» Disse poi afferrandola per la mano. Sara guardò le loro mani intrecciate, e si lasciò trasportare su per le scale verso il piano superiore.
«Allora qui c'è la camera dei miei, qui quella di mia sorella..» disse indicando le porte a cui passavano accanto.
«Hai una sorella?» Gli chiese Sara.
«Si, si chiama Gemma. Solo che è all'università; torna solo poche volte a casa. -Le spiegò, poi indicò un'altra porta.- E questo è..» Iniziò ma la ragazza non lo lasciò finire. «Camera tua?»
«No, il bagno!» Esclamò Harry lasciandosi andare in una risata, talmente contagiosa da unirsi a quella di lei. «Questa è camera mia!» Disse poi aprendo la rispettiva porta lasciandole lo spazio per passare. Sara entrò e si guardò intorno meravigliata. «Wow Harry, camera tua è stupenda!»
C'era al centro un grande letto matrimoniale in legno nero, e difronte ad esso un camino in marmo e un televisore al plasma. Dall'altro lato della stanza c'era una porta finestra che dava sul balcone, dove Sara l'aveva visto poco prima. I loro balconi erano quasi confinanti, e le loro stanze erano facilmente raggiungibili da una casa all'altra.
«Grazie..» Le rispose lui, lanciandosi sul letto e osservandola con attenzione mentre lei guardava curiosa ogni dettaglio della camera. Vide una grande foto appesa sul muro accanto alla porta d'ingresso. Era una foto in primo piano di un bambino dai grandi occhi verdi e dal sorriso più simpatico che avesse mai visto. Le labbra rosee si aprivano mostrando dei bellissimi dentini bianchi e formavano delle graziose fossette ai lati delle guance.
«Oddio Harry, ma eri bellissimo!» Esclamò Sara indicando la foto. «Sei il bambino più bello che abbia mai visto!»
Harry rise e afferrandole la mano la fece sedere sul letto accanto a lui.
«Ahah, ma grazie!- Esclamò.- Ma sai, se guardi verso di qua, potresti vedermi più grande e molto più sexy!»
Sara girò il viso verso di lui e sorrise. «Hai dimenticato di dire modesto!»
Harry si porto una mano sulla testa, come se si fosse dimenticato una cosa importante. «Hai ragione! La modestia è una dei miei più grandi pregi!» Esclamò, facendola ridacchiare.
«Scemo!» Disse quest'ultima spingendolo scherzosamente.
«Bene, adesso sai già tre mie caratteristiche.. ma io non so ancora niente di te.. Ti va di raccontarmi qualcosa?»
«Mmh, mi chiamo Sara, ho diciassette anni, e sono una ragazza normale, con una vita normale, che viene da una città normale. Noioso, vero?»
«Nahh.. ma tranquilla, d'ora in poi la tua vita non sarà più noiosa!»
«E sentiamo, perché?»
«Perché ovvio, hai me come nuovo vicino di casa. L'unico e inimitabile Harry Styles.» Scherzò vantandosi. «Ma tornando seri, da dove vieni?»
«Non si nota dall'accento? Sono Italiana..» Gli rispose lei.
«In effetti hai un accento strano, ma è davvero carino! E poi amo l'Italia..- Sara annuì velocemente condividendo pienamente quello che aveva appena detto Harry, esclamando un 'anch'io!' sentito. -Perché vi siete trasferiti?» Le chiese lui.
Sara abbassò la testa e si morse un labbro. «Perché dopo la morte di mia madre non sono più stata la stessa, e mio padre ha pensato che andarcene mi sarebbe stato d'aiuto.»
«Mi dispiace tantissimo, Sara.. non lo sapevo..!» Mormorò il riccio.
«Tranquillo, non devi dispiacerti!» Disse lei, cercando di fare un sorriso confortevole. Il ragazzo le prese la mano, stringendogliela forte. «Sai Harry, mi piace parlare con te. -Ammise la ragazza.- Mi sento a mio agio, come se ci conoscessimo da tanto.. non so se mi spiego.»
«Si ho capito. Mi sento anch'io così. -Sorrise.- E beh, mi fa piacere averti come nuova vicina!»
Continua..
«Hey vieni, ti faccio vedere la casa!» Disse poi afferrandola per la mano. Sara guardò le loro mani intrecciate, e si lasciò trasportare su per le scale verso il piano superiore.
«Allora qui c'è la camera dei miei, qui quella di mia sorella..» disse indicando le porte a cui passavano accanto.
«Hai una sorella?» Gli chiese Sara.
«Si, si chiama Gemma. Solo che è all'università; torna solo poche volte a casa. -Le spiegò, poi indicò un'altra porta.- E questo è..» Iniziò ma la ragazza non lo lasciò finire. «Camera tua?»
«No, il bagno!» Esclamò Harry lasciandosi andare in una risata, talmente contagiosa da unirsi a quella di lei. «Questa è camera mia!» Disse poi aprendo la rispettiva porta lasciandole lo spazio per passare. Sara entrò e si guardò intorno meravigliata. «Wow Harry, camera tua è stupenda!»
C'era al centro un grande letto matrimoniale in legno nero, e difronte ad esso un camino in marmo e un televisore al plasma. Dall'altro lato della stanza c'era una porta finestra che dava sul balcone, dove Sara l'aveva visto poco prima. I loro balconi erano quasi confinanti, e le loro stanze erano facilmente raggiungibili da una casa all'altra.
«Grazie..» Le rispose lui, lanciandosi sul letto e osservandola con attenzione mentre lei guardava curiosa ogni dettaglio della camera. Vide una grande foto appesa sul muro accanto alla porta d'ingresso. Era una foto in primo piano di un bambino dai grandi occhi verdi e dal sorriso più simpatico che avesse mai visto. Le labbra rosee si aprivano mostrando dei bellissimi dentini bianchi e formavano delle graziose fossette ai lati delle guance.
«Oddio Harry, ma eri bellissimo!» Esclamò Sara indicando la foto. «Sei il bambino più bello che abbia mai visto!»
Harry rise e afferrandole la mano la fece sedere sul letto accanto a lui.
«Ahah, ma grazie!- Esclamò.- Ma sai, se guardi verso di qua, potresti vedermi più grande e molto più sexy!»
Sara girò il viso verso di lui e sorrise. «Hai dimenticato di dire modesto!»
Harry si porto una mano sulla testa, come se si fosse dimenticato una cosa importante. «Hai ragione! La modestia è una dei miei più grandi pregi!» Esclamò, facendola ridacchiare.
«Scemo!» Disse quest'ultima spingendolo scherzosamente.
«Bene, adesso sai già tre mie caratteristiche.. ma io non so ancora niente di te.. Ti va di raccontarmi qualcosa?»
«Mmh, mi chiamo Sara, ho diciassette anni, e sono una ragazza normale, con una vita normale, che viene da una città normale. Noioso, vero?»
«Nahh.. ma tranquilla, d'ora in poi la tua vita non sarà più noiosa!»
«E sentiamo, perché?»
«Perché ovvio, hai me come nuovo vicino di casa. L'unico e inimitabile Harry Styles.» Scherzò vantandosi. «Ma tornando seri, da dove vieni?»
«Non si nota dall'accento? Sono Italiana..» Gli rispose lei.
«In effetti hai un accento strano, ma è davvero carino! E poi amo l'Italia..- Sara annuì velocemente condividendo pienamente quello che aveva appena detto Harry, esclamando un 'anch'io!' sentito. -Perché vi siete trasferiti?» Le chiese lui.
Sara abbassò la testa e si morse un labbro. «Perché dopo la morte di mia madre non sono più stata la stessa, e mio padre ha pensato che andarcene mi sarebbe stato d'aiuto.»
«Mi dispiace tantissimo, Sara.. non lo sapevo..!» Mormorò il riccio.
«Tranquillo, non devi dispiacerti!» Disse lei, cercando di fare un sorriso confortevole. Il ragazzo le prese la mano, stringendogliela forte. «Sai Harry, mi piace parlare con te. -Ammise la ragazza.- Mi sento a mio agio, come se ci conoscessimo da tanto.. non so se mi spiego.»
«Si ho capito. Mi sento anch'io così. -Sorrise.- E beh, mi fa piacere averti come nuova vicina!»
Continua..
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