The Storm Is Coming🌊🌊🏄🏽‍♀️

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🌊🌊🌊C’è un posto, lungo la costa italiana, dove il mare sa essere gentile e selvaggio allo stesso tempo. Fino a poche ore fa, era pura calma: acqua azzurra che lambiva la sabbia dorata, il sole alto, l’aria profumata di pini marittimi e salsedine. Tra i due promontori che incorniciano la baia, la spiaggia sembrava sospesa nel tempo. Famiglie sotto gli ombrelloni, bambini che costruivano castelli, gabbiani che volteggiavano pigri nel cielo.

Ma chi conosce bene questo luogo, sa che non è solo un angolo di paradiso. È anche un punto d’incontro per i surfisti, un posto leggendario dove, quando il tempo cambia, il mare si trasforma in un gigante da cavalcare. E oggi, qualcosa stava cambiando.

All’improvviso, il cielo ha cominciato a scurirsi. Nuvole grosse, cariche, si sono radunate sopra la baia. Il vento ha alzato la voce, increspando la superficie dell’acqua e sollevando ciuffi di sabbia. L’aria si è fatta tesa, densa. Il profumo del mare ha lasciato spazio a quello della pioggia in arrivo.

Un primo tuono, lontano. Poi un altro, più vicino. Gli ombrelloni si sono chiusi in fretta, le famiglie hanno raccolto asciugamani e borse, mentre i bambini osservavano il cielo, con gli occhi pieni di stupore. Ma non tutti sono andati via. Qualcuno è rimasto, seduto sotto una tettoia, una tavola da surf accanto, lo sguardo fisso sull’orizzonte.

Le prime gocce sono arrivate grandi, pesanti. E poi, in un attimo, la tempesta. Il cielo si è aperto in lampi bianchi, e i tuoni hanno fatto vibrare la terra. Il vento correva tra gli alberi come un animale impazzito. Le onde si alzavano, si gonfiavano, si abbattevano con forza. Era il caos, ma anche uno spettacolo ipnotico: una danza furiosa tra cielo e mare.

E i surfisti? Fermi, in attesa. Per loro, quella furia era un segnale. Lo sapevano: dietro ogni tempesta, arriva il momento perfetto. Quando il vento si placa e il mare, ancora agitato, comincia a disegnare onde alte, tonde, potenti.

E così è stato. Lentamente, la pioggia ha iniziato a diminuire. Il cielo, ancora gonfio, lasciava filtrare qualche raggio. Le onde invece crescevano. Bellissime. Vive. Era il momento.

Uno, poi un altro, si sono alzati, tavola sotto il braccio, passo deciso verso l’acqua. Il mare li stava aspettando. Non c’erano più grida, né musica, né chiasso. Solo il suono delle onde… e quella fame di libertà che solo chi conosce il surf può capire.
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