'GIOCAVAMO A NASCONDINO!” - L’AGGHIACCIANTE CASO DI SARAH B00NE

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"Stavamo giocando a nascondino!" – queste le parole di Sarah quando la polizia è arrivata alla sua porta. Ma la verità è molto più agghiacciante di così… e dei video inquietanti cambieranno tutto.
Oggi vi racconto la storia di Sarah Boone.
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Nel mio canale mi impegno a ricordare le vittime e a diffondere consapevolezza per aiutare le persone a comprendere i pericoli e a proteggersi da essi. Non sono una giornalista professionista ma esercito il mio diritto di cronaca che come qualsiasi altro libero cittadino possiedo, fornendo informazioni tratte da fonti che ritengo attendibili, quali articoli, atti processuali, interviste, libri e documentari.Tuttavia, essendo umana, potrei commettere degli errori. In caso di imprecisioni, vi prego di correggermi nei commenti. Il mio obiettivo è sempre quello fornire contenuti accurati e rispettosi. I commenti sono responsabilità esclusiva degli autori e questi si assumono piena responsabilità per ciò che scrivono.Commenti offensivi o diffamatori potrebbero comportare azioni legali. Vi prego di rispettare gli altri e di contribuire a mantenere questo spazio sicuro e rispettoso per tutti.
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Комментарии
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La polizia che gli fa vedere il video lei che dice “ hai la batteria scarica “ mio Dio mamma mia

sindykola
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57:46 “non pensava potesse morire dentro la valigia” Sarah un po’ come Alessia Pifferi

lajdazogu
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L'unica cosa che mi viene in mente è che questa donna cresceva un bambino ....spaventoso...

annakuhn
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“non si alzavano le mani da più di un mese”, wow premio coppia più funzionale dell’anno HAHAHAHA

tonicapogrossopittella
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Ho quasi avuto l'impressione che, i suoi avvocati avessero fatto delle scelte sbagliate apposta, quasi per farle avere la pena meritata e non i 15 anni del patteggiamento.

nicolettanotaristefano
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Il fatto che lui la chiami "babe" mentre sta morendo mi spezza il cuore.

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Mi sono messa a piangere di fronte a quei due video.. non si può rimanere lì fermi e impassibili senza provare nulla.

gracedelorenzo
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Tralasciando il caso in generale, per il quale sono senza parole... C'è pochissima attenzione alla violenza domestica sugli uomini. Siamo ancora socialmente abituati a vedere l'uomo come colui che deve proteggere, la figura intoccabile e forte della famiglia che non deve mai sbilanciarsi o scoprire le proprie ferite. L'uomo non piange, l'uomo non deve "farsi vedere debole." Alcuni miei amici o vecchie conoscenze mi hanno spesso raccontato di eventi che li hanno infastiditi o segnati, veri e propri TRAUMI, ma ne ridevano con una nota quasi di imbarazzo o dicevano "boh vabbè non è nulla di che"; ragazzi, LA VIOLENZA É SEMPRE VIOLENZA, anche se "non sembra", anche se la vostra mente vi dice "sei un uomo quindi fai l'uomo" o anche se vi sembra di non aver bisogno di aiuto. Cercate uno spazio sicuro, qualcuno che possa accogliere la vostra terribile esperienza e PARLATENE, per voi stessi e per altri che potrebbero vivere la vostra stessa esperienza. Il vostro dolore meriterà sempre voce. <3

kie_porsche
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Nessuno si chiese come fosse entrato nella valigia? Mi incuriosisce molto questo dettaglio

simonagiustiniani
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Ho visto di tutto e di più seguendo true crime da anni, eppure questa volta non sono riuscita a guardare i video della valigia, ho dovuto mandarli avanti. Ed è allucinante l'atteggiamento di lei, che alla fine si presenta come la vittima del mondo e dall'alto del suo buon cuore perdona tutti.

ivanapiperina
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Non capisco come dopo il divorzio di Sarah dal marito, il tribunale abbia stabilito l'affido condiviso del bambino. Una madre alcolista e violenta. Boh.

gloriabarberi
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Possibile che nessuno abbia voluto approfondire come sia andata che Jorge sia entrato in quella valigia? Escluso che abbia potuto essere la donna a cacciarlo dentro a forza, si deve per forza pensare ad una "non opposizione" di Jorge ad una proposta di Sara. Ma allora in quel momento i rapporti fra i due erano buoni, altrimenti lui si sarebbe opposto a quell'idea. Penso quindi effettivamente che Sara abbia approfittato del momento e abbia ingannato Jorge proponendogli la cosa e facendola passare per un gioco, ma avendo già in partenza freddamente premeditato l'omicidio.

gabrieledelbene
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41:59 non sentivo la parola SCREANZATO da troppo tempo, adoro

francescomdc
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Dio mio, il caso di per sé non è tra i più agghiaccianti mai sentiti, ma la freddezza di quella donna credo sia una delle peggiori mai viste. Oltre all' omicidio, terribile, pure l'umiliazione post mortem di chi dopo 3 anni di relazione ti tratta come un incidente di percorso cui non vale nemmeno la pena versare una lacrima. Che orrore.

antanitapioco
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Cara Elisa grazie per il disclaimer l'ho apprezzato molto e ho saltato. Per me è un trigger. So cosa vuol dire essere chiusa in una valigia. Mio fratello mi ci ha chiuso dentro per gioco e per pochi secondi ma è stata un'esperienza orribile. L'aria si esaurisce velocemente e i polmoni fanno davvero fatica ad espandersi per la costrizione data dal poco spazio. Le ginocchia premono sul petto... In più mio fratello mi stava trasportando ed ero a testa in giù... Davvero pochi secondi ma per me eterni, ricordo che per fortuna se ne rese conto subito ed era davvero mortificato..

bovedaniela
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Qualche anno fa, cercavo di giustificare certi casi pensando a qualche, grave disturbo mentale, ora credo che ci siano persone malvage, in grado di commettere cose atroci.

luisamoretti
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Io credo che sia molto importante raccontare queste storie. Non vorrei essere fraintesa o presa come una nega la violenza sulle donne, sia chiaro, ma soprattutto in Italia, ultimamente, c'è la totale negazione della violenza sugli uomini messa in atto da donne! Anzi c'è la totale negazione del fatto che una donna possa essere violenta, fisicamente o psicologicamente, e manipolatrice. Ma la violenza non ha genere e purtroppo gli stereotipi non colpiscono solo le donne ma anche tanti uomini che non hanno il coraggio di parlare o denunciare per paura di non essere creduti o di essere giudicati "deboli". Grazie Elisa, adoro come racconti tutte le storie❤️

ila
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Ma la sua dichiarazione?! È puro delirio…

caterinafaggiani
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La scena della valigia è sconvolgente 😢 la totale mancanza di empatia alla sofferenza è un qualcosa che fa rabbrividire… Eli, per come ti conosciamo immagino davvero che per te non sia stato affatto semplice trattare il caso 😬 cmq complimenti ❤

susanna
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Il parere non richiesto dello psichiatra: essere il partner di qualcuno con disturbo borderline di personalità può essere un’esperienza profondamente complessa. Il borderline è noto per le sue caratteristiche di instabilità, collera disforica, impulsività, relazioni interpersonali tumultuose, automedicazione con alcool o altre sostanze. Purtroppo in questo caso tragico sembra che entrambi avessero tratti di questo disturbo e solo uno dei due ha tentato di farsi aiutare, ma solo perché lo aveva ordinato un giudice.

ilmedicodellanima
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